Bonelli accusa: “Caccia F35 israeliani a Foggia”. Crosetto smentisce: “Strumentalizzazione infame”. Poi si scusa: “Parole offensive”
Smentita l’accusa del deputato Angelo Bonelli (Avs) sulla presenza di caccia F35 israeliani nella base militare di Foggia. Il parlamentare, durante un question time alla Camera del 28 maggio, aveva sollevato il caso, poi dichiarato falso dal ministro della Difesa Guido Crosetto: “Affermazioni gravi, false e pericolose”, ha detto in una nota. “Strumentalizzare il dolore per fare propaganda, raccontando falsità in Aula, è semplicemente vergognoso e infame“. Una smentita che ha provocato la contro-reazione di Bonelli: “Il ministro mi dà dell’infame, il suo è un linguaggio offensivo”. Crosetto è quindi intervenuto per scusarsi: “Un comunicato ufficiale della Difesa, uscito dopo un mio tweet di smentita, conteneva un aggravio di parole e definizioni che non mi è proprio e che non avrei mai usato. Quindi, ha ragione Bonelli: il comunicato conteneva parole esagerate e termini inappropriati ed ingiusti. La colpa è mia ed è stato un mio errore quello di non controllare il comunicato preparato dai miei uffici e poi uscito. Non ho quindi alcun problema a scusarmi perché le parole offensive e violente nella polemica politica non hanno mai fatto parte del mio modo di servire le istituzioni”.
L’intervento in Aula di Bonelli – Il deputato di Avs era intervenuto attaccando l’esecutivo: “Alcune settimane fa nella base militare di Foggia il 32/esimo Stormo dell’Aeronautica militare italiana ha ospitato caccia F35 israeliani per esercitazioni nel cielo militare italiano. Avete consentito a quei caccia 35 che poi sono tornati in Israele di andare a bombardare a Gaza, vi dovreste vergognare. Avete garantito una esercitazione militare su una base italiana ai caccia che poi vanno a bombardare Gaza, vergogna”. Quindi, interrogando il ministro Luca Ciriani, Bonelli aveva chiesto la revoca del memorandum Italia-Israele.
La smentita di Crosetto e poi le scuse per “l’aggravio di parole” – La ricostruzione di Bonelli è stata però smentita dallo stesso ministro della Difesa con una nota che attaccava la “mistificazione” e “la strumentalizzazione infame”. Un uso di parole per cui lo stesso Crosetto, si è poi scusato. “Le affermazioni sono gravi, false e pericolose”, si leggeva nella prima nota. “Dichiarare che dei caccia F-35 israeliani avrebbero operato da basi italiane o anche che piloti italiani si sarebbero addestrati con colleghi israeliani, non è solo una menzogna: è una mistificazione deliberata che offende le Forze Armate italiane, insulta l’intelligenza dei cittadini e mina la credibilità delle nostre istituzioni”. E ancora: “Le parole dell’onorevole Bonelli sono un’invenzione pura, costruita solo per gettare discredito, fomentare indignazione e strumentalizzare una tragedia per fini politici. Tanto più inaccettabile è questa operazione se si considera che il sottoscritto – e il governo – hanno più volte espresso critiche chiare e nette all’operato del primo ministro Netanyahu, distinguendo sempre con fermezza tra il diritto alla difesa di Israele e la necessità di tutelare la popolazione civile palestinese. È stata proprio la Difesa italiana, non a parole, ma con i fatti, a intervenire tra le prime per portare aiuti umanitari, curare feriti e accogliere minori dei civili palestinesi”. Quindi la nota concludeva: “Strumentalizzare il dolore per fare propaganda, raccontando falsità in Aula, è semplicemente vergognoso e infame. In un momento così drammatico per il Medio Oriente, servirebbero responsabilità, competenza e rispetto per la verità. L’onorevole Bonelli ha scelto la via opposta: quella dell’allarmismo, della disinformazione e della calunnia. Non lo permetterò. Non permetterò che si infanghi il nome delle Forze Armate italiane né che si usi il Parlamento come palcoscenico per diffondere bugie”.