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Ultimo aggiornamento: 19:52 del 23 Maggio

Gaza, De Luca: “Netanyahu è una bestia criminale, il silenzio dell’Occidente è infamia che durerà nei secoli”

"Sanzioni per la Russia, silenzio per Israele: l’Occidente è vigliacco e opportunista". Il j'accuse di De Luca
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“Si sta confermando quello che abbiamo detto fra i pochi in Italia:l’efferato omicidio dei due ebrei a Washington è la conseguenza della politica bestiale di un criminale politico come Netanyahu, che è un criminale due volte“. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca esordisce nella sua consueta diretta Facebook del venerdì, esprimendo un pensiero per la coppia di giovani dipendenti dell’ambasciata israeliana uccisa all’uscita del Museo ebraico di Washington da un giovane di estrema sinistra.

“Lo diciamo da anni – sottolinea il politico – La politica del governo israeliano avrebbe determinato una esplosione di fenomeni terroristici in tutto il resto del mondo. E questa vicenda è un segnale di quello che succederà nei prossimi anni in altre parti del mondo. Netanyahu è un criminale innanzitutto per i crimini atroci che sta commettendo, per la violazione di tutte le disposizioni delle Nazioni Unite, per aver deciso di rispondere all’attacco bestiale di Hamas – continua – distruggendo la vita di 50mila civili, di cui la metà donne e bambini. È un criminale, perché, quando si decide di far morire di fame i bambini, un essere umano, non un capo di governo, non può dare alla sua coscienza nessuna giustificazione, Hamas o non Hamas. Quando fai morire di fame e di freddo, bambini indifesi e donne incinte, sei semplicemente una bestia“.

E aggiunge: “Netanyahu è una bestia anche perché sta distruggendo la reputazione di Israele nel mondo, perché sta imprimendo sul popolo ebraico un marchio che durerà nei secoli: quello che sta accadendo a Gaza segnerà l’immagine del popolo ebraico, nei secoli non si cancellerà. Questo signore è una bestia, anche perché sta calpestando la memoria dei tanti ebrei che in Israele hanno combattuto per valori umani permanenti, e fra questi ricordo Rabin, un grande uomo di Stato, l’esatto contrario dell’attuale Presidente del Consiglio di Israele”.

De Luca accusa soprattutto il silenzio dell’Occidente, fatta eccezione per il governo spagnolo: “Questo segno di infamia durerà nei secoli anche per tutti i paesi occidentali, per quelli che di fronte ai 50mila morti di Gaza emettono solo sospiri. Solo negli negli ultimi giorni stanno mormorando che Israele sta sbagliando, perché per un anno e mezzo non hanno avuto il coraggio neanche di dire questo. E, in tutto questo, consentitemi di rendere omaggio ancora una volta a Liliana Segre, a quelli che hanno conosciuto le persecuzioni naziste e fasciste che stanno vivendo una situazione lacerante per le proprie coscienze, ma hanno avuto il coraggio di condannare con parole nette la politica criminale di Netanyahu”.

E ribadisce: “Sono tempi difficili, dobbiamo aspettarci momenti ancora drammatici. E quello che è accaduto a Washington rischia di ripetersi in tante parti del mondo, non c’è niente a fare. Quando queste immagini di bestialità a Gaza si trasmettono per mesi e mesi, non vale più il ricatto morale che Israele sta esercitando, del tipo ‘siccome abbiamo subito le persecuzioni naziste possiamo calpestare il diritto internazionale’. Questo gioco non funziona più: davanti agli occhi del mondo ormai rimangono soltanto i bambini morti di fame e di sete”.

E conclude: “Noi abbiamo ricoverato all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli Nabeel, un bambino di 3 anni che ha gravi patologie. Speriamo di poterlo curare e di poterlo salvare. E speriamo soprattutto che la coscienza delle donne e degli uomini liberi abbia un sussulto e spinga i governi opportunisti e vigliacchi del mondo occidentale, tranne il governo spagnolo che ha riconosciuto lo Stato palestinese, a dire parole chiare, a decidere sanzioni contro Israele, come si è fatto con la Russia, a interrompere i traffici di armi. Che vergogna. Questa vergogna ce la porteremo nei secoli come Occidente”.

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