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Dopo gli scienziati anche i convegni “abbandonano” gli Usa, cancellazioni o spostamenti in Canada

Se questa tendenza dovesse rivelarsi diffusa, le ripercussioni potrebbero ricadere non solo sugli scienziati statunitensi, ma anche sulle città e le sedi americane che ospitano regolarmente conferenze
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Mentre il presidente Donald Trump procede con il suo attacco frontale contro Harvard, nel prosieguo della demolizione della ricerca scientifica e sanitaria con una crociata i cui effetti si annunciano devastanti, la prestigiosa rivista Nature segnala che anche i convegni scientifici stanno abbandonando gli Stati Uniti. Siversi eventi sono stati rinviati, annullati o spostati altrove, a causa dei crescenti timori per i sempre più rigidi controlli alle frontiere da parte dei ricercatori che arrivano dall’estero. Come il caso del ricercatore francese, bloccato alla frontiera perché aveva messaggi di critica all’amministrazione Trump sul telefono.

Se questa tendenza dovesse rivelarsi diffusa, le ripercussioni potrebbero ricadere non solo sugli scienziati statunitensi, ma anche sulle città e le sedi americane che ospitano regolarmente conferenze. “I congressi sono uno straordinario barometro dell’attività internazionale”, dice a Nature Jessica Reinisch, storica che studia proprio questi eventi alla Birkbeck University di Londra. “Sono quasi una misura di quanto siano coinvolti i professionisti della scienza nel contesto internazionale. Quello che sta accadendo ora – aggiunge Reinisch – è un momento di inversione: è una chiusura dei confini, una chiusura degli spazi, insomma un momento di deglobalizzazione. Sarà interessante vedere in che misura gli Stati Uniti risponderanno, o non risponderanno”.

Le recenti politiche sull’immigrazione (ma anche sugli studenti stranieri iscritti a prestigiose università) e sui controlli dei visti alle frontiere introdotte dall’amministrazione Trump stanno spingendo alcune società e istituti accademici a riconsiderare i luoghi di incontro: diversi, ad esempio, stanno spostando i convegni in Canada, come nel caso della Conferenza internazionale sulla cognizione comparata. Altri incontri, invece, sono stati rinviati o addirittura annullati sempre per motivazioni simili. Tra le conferenze che invece si terranno come previsto negli Usa, alcune hanno adottato misure per renderle più accessibili ai ricercatori internazionali: ad esempio, l’incontro annuale della Società per gli studi sociali della scienza offrirà la possibilità di partecipare anche da remoto.

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