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Serie A, tutto all’ultima giornata: ma il ribaltone è utopia. Cosa dicono i precedenti sulla volata scudetto

Per l’ottava volta nell’era dei tre punti il campionato italiano si decide nei 90 minuti finali: cosa possono imparare Napoli e Inter dalla storia passata
Serie A, tutto all’ultima giornata: ma il ribaltone è utopia. Cosa dicono i precedenti sulla volata scudetto
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Conferme, ribaltoni e sorprese dell’ultimo minuto. La volata scudetto tra Napoli e Inter è già entrata di diritto nella storia della Serie A. Per l’ottava volta nell’era dei tre punti, infatti, il tricolore verrà assegnato solo all’ultima giornata (è la 28esima volta, se si conta anche l’era dei due punti). E solo in quattro occasioni su 28 la squadra che si è presentata seconda a ridosso del 38esimo turno è riuscita a sorpassare la capolista. L’ultima? Esattamente 23 anni fa tra le lacrime di Ronaldo all’Olimpico – al termine di LazioInter – e l’estasi del settore ospiti della Juventus a Udine. Da quel momento, la prima classificata non si è mai fatta trovare impreparata all’appuntamento dell’anno. Sarà così anche venerdì 23 maggio?

Dal 1998 al 2002 l’ultima giornata è stata sempre decisiva

Per quattro stagioni consecutive, a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, lo scudetto è stato assegnato solo negli ultimi 90′. Erano gli anni di Milan, Juventus e delle due romane. Nel 98/99 i rossoneri vinsero lo scudetto davanti alla Lazio di un punto: sorpassati alla penultima giornata dopo il pareggio contro la Fiorentina, i biancocelesti non riuscirono nell’impresa di ribaltare il proprio destino. Una rimonta che Eriksson e i suoi ragazzi completarono la stagione successiva: in un testa a testa con la Juventus, i bianconeri persero a sorpresa sotto il diluvio di Perugia. Calori il marcatore, bianconeri secondi e Lazio campione d’Italia. Un anno più tardi, fu l’altra parte della capitale a esultare. Dopo aver fallito il primo “bonus scudetto”, la Roma si presentò all’Olimpico con un unico risultato disponibile: la vittoria. E così fu: 3-1 contro il Parma, invasione di campo dei tifosi e altro successo per Capello. Come detto precedentemente, il rush finale nel 2002 ha regalato il più grande colpo di scena degli ultimi 25 anni. Inter, Juventus e Roma racchiuse in tre punti: dopo 90’, la situazione si ribaltò completamente in questa sequenza: Juventus campione, Roma seconda e Inter terza. I bianconeri festeggiarono a Udine, i nerazzurri invece terminarono il campionato con una sconfitta per 2-4 contro la Lazio.

Solo tre campionati decisi all’ultima giornata dopo il 2002

Da essere la normalità, a diventare un’eccezione. Dopo la rivalità tra Juventus e Inter, fu la Roma a cercare di rovinare i piani dei sempre favoriti nerazzurri. Arrivati a contendersi la coppa fino all’ultimo istante durante la stagione 2007/2008, Zlatan Ibrahimovic regalò lo scudetto all’Inter di Mancini nella trasferta di Parma. Per i giallorossi fu secondo posto a -1. Passano due anni, ma la rivalità e l’epilogo rimasero gli stessi: Roma seconda a -2 (decisiva la sconfitta casalinga la settimana precedente contro la Sampdoria di Pazzini e Cassano), per l’Inter invece – la vittoria a Siena – fu il preludio di un Triplete irripetibile. Passati dodici anni, ecco un altro campionato deciso al traguardo. Sul campo del Sassuolo, il Milan vince la sesta partita consecutiva e conclude un finale di stagione perfetto con il tricolore. Passa anche l’Inter a San Siro, ma la sconfitta nel derby e al Dall’Ara sono fatali. È il primo scudetto per Stefano Pioli. I protagonisti? Leao, Giroud e Tonali.

Como-Inter da una parte, NapoliCagliari dall’altra: 90’ da giocare, un punto di distanza tra le due squadre. Tra conferme e un possibile ribaltone.

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