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Profitti di Intesa Sanpaolo oltre le attese grazie alle commissioni di gestione. “Utili 2025 ben sopra i 9 miliardi”

Profitti di Intesa Sanpaolo oltre le attese grazie alle commissioni di gestione. “Utili 2025 ben sopra i 9 miliardi”
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Altro giro, altro premio. Si è chiuso un altro trimestre da record per Intesa Sanpaolo. Tra gennaio e marzo, il primo gruppo bancario italiano ha messo a bilancio profitti per 2,6 miliardi di euro, con un incremento del 14,6% su un già lusinghiero 2024 e battendo le stime degli analisti. Intesa Sanpaolo è una delle poche grandi banche italiane non coinvolta nel pirotecnico risiko bancario italiano scatenatosi negli ultimi mesi.

Per effetto delle riduzioni dei tassi Bce, sono scesi i proventi degli interessi netti, ovvero la differenza tra gli interessi che la banca paga ai depositanti e quelli che riceve dai suoi debitori, che si sono attestati a 3,6 miliardi di euro (- 4,4%). Il calo è stato compensato dai proventi da commissioni (+ 7% a 2,27 miliardi) e, in particolare dalle commissioni delle attività di gestione.

I costi, inoltre, sono diminuiti dello 0,5%, a seguito di una diminuzione dell’1,2% per le spese del personale, dell’1,1% per quelle amministrative e di un aumento del 3,6% per gli ammortamenti. Alla luce di questi risultati, la banca si attende un utile netto a fine anno “ben oltre i 9 miliardi di euro”. Intesa Sanpaolo prevede di distribuire agli azionisti il 70% dei profitti per ciascun anno del piano di impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2025 rispetto al 2024.

Previsto un buyback (il riacquisto di azioni propri che ne fa aumentare il valore e migliora l’utile per azione a cui spesso sono legati i bonus dei manager, ndr) pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025. Arriverà pure un’ ulteriore distribuzione per il 2025 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali. Dopo la diffusione dei dati sono scattate le prese di beneficio in borsa, con il titolo che ora perde circa l’1,5%.

“Con una delle remunerazioni per gli azionisti più elevate nel panorama bancario europeo, quest’anno restituiremo almeno 8,2 miliardi di euro agli azionisti, considerando il saldo dividendo di maggio, il buyback di giugno e il prevedibile interim dividend di novembre”, dice l’amministratore delegato Carlo Messina che rimarca anche “il miglior risultato di sempre in termini di efficienza operativa”. I risultati del primo trimestre “consolidano la posizione di Intesa Sanpaolo tra le grandi banche europee e ci confermano elemento di stabilità e sviluppo per il Paese”, continua Messina che ricorda pure come la banca digitale del gruppo Isybank abbia superato il milione di clienti.

Quanto al risiko bancario in corso, Messina ribadisce il disinteresse del suo gruppo. “Se ricordate ho parlato di una grande confusione, ho detto che c’era un casino.
Quello che vediamo oggi aumenta la confusione e questo conferma la mia opinione. Da noi c’è tanto potenziale e può portare i nostri azionisti ad dirci di concentrarci per accelerare su quello che abbiamo. Non parteciperemo ad un mercato così già affollato. E nessuno ha bisogno di un ulteriore player che entra e crea ulteriore confusione”, ha detto il manager.

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