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“Nella mia Inter non si parlò mai di Triplete. Rischia di essere l’alba dei rimpianti”: gli errori commessi dai nerazzurri secondo Moratti

L'ex presidente nerazzurro analizza la situazione della squadra di Inzaghi: "A un certo punto sembrava che non potesse fare altro che vincere tutto”
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La semifinale di Champions League contro il Barcellona resta ad oggi l’unica analogia tra l’Inter che vinse il Triplete nel 2010 e quella odierna guidata da Simone Inzaghi. Il sogno di replicare quella storica annata è sfumato brutalmente nel giro di una settimana, con le tre sconfitte contro Bologna, Milan e Roma. Per Massimo Moratti, ex presidente nerazzurro, il primo errore però è stato proprio quello di tirare in ballo il Triplete: “Ho trovato curioso che si parlasse di Triplete o addirittura di Quadriplete, anche solo per scherzo. Nella mia Inter, prima di raggiungere quel traguardo, non se ne parlò mai“, ha ricordato ai microfoni di Radio Kiss Kiss.

Moratti ha ricordato la cavalcata degli uomini di Mourinho: “Era qualcosa di nuovo per tutti noi, ma non ne eravamo ossessionati. Il nostro unico pensiero era sempre la partita successiva“. Va detto che la rosa del 2010 era costruita per vincere tutto, mentre l’attuale Inter da tempo non investe sul mercato. Anche per questo, Moratti ha sottolineato lo strano clima che si è creato: “Prima un’ossessione, poi quasi una scommessa da vincere, fino a diventare una sorta di certezza. A un certo punto sembrava che l’Inter non potesse fare altro che vincerlo, quel Triplete. E forse proprio per questo la sconfitta in Coppa Italia ha generato così tanto dispiacere e delusione: come se non fosse stato raggiunto un traguardo che ormai si considerava naturale, quasi dovuto”.

Moratti ha proseguito analizzato il periodo tragico della squadra di Inzaghi: “L’Inter appare stanca, quasi confusa nei suoi obiettivi”. L’ex presidente nerazzurro non ha dubbi: oggi il Napoli di Conte è la “favorita per lo scudetto”. Il motivo è semplice, secondo Moratti: “Il fatto di non disputare le coppe è stato un vantaggio. Quando affronti squadre di alto livello, il dispendio di energie è enorme: lasci letteralmente la pelle in campo”. Questa è quindi la spiegazione del calo dell’Inter: “Un fatto fisiologico, qualcosa che accade anche ai grandi club europei“. Per Moratti, comunque, la conclusione è tanto ovvia quanto spietata: ” Fino a dieci giorni fa, per l’Inter, questa stagione poteva essere straordinaria. Ora rischia di trasformarsi nell’alba di grandi rimpianti”.

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