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“In rete si dichiara razzista e augura la morte ai detenuti”: chieste le dimissioni della neo-garante di Asti

Stefania Sterpetti, dirigente medica dell'Asl locale, è stata nominata nel consiglio comunale del 22 aprile scorso in quota Fratelli d'Italia
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“Visto che non c’è la pena di morte, si tolga di mezzo da solo”, riferito allo sciopero della fame dell’ex terrorista Cesare Battisti. Ma anche insulti a rappresentanti politici come “mongolino” o “demente”. Poi post in cui dice di preferire di “essere considerata razzista” e chiama i migranti “ciarpame”. Le dichirazioni sono della nuova garante dei detenuti ad Asti Stefania Sterpetti, dirigente medica dell’Asl locale che è stata nominata nel consiglio comunale del 22 aprile scorso. A sollevare il caso le opposizioni e l’associazione Antigone.

“Rilancia in modo seriale post di fake news di stampo razzista”, hanno denunciato in una nota i consiglieri Vittoria Briccarello (UnitiSiPuò) e Michele Miravalle (Pd). “Tra i suoi post ce n’è anche uno dedicato a Mussolini”. Il nome di Sterpetti era sostenuto dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. La votazione segreta che ne è seguita ne ha sancito l’elezione con 14 voti a favore su 30. Dietro di lei si è piazzato, con dodici voti Domenico Massano, volontario di Effatà, associazione che porta avanti progetti proprio nel carcere di Quarto d’Asti, e terzo, con due voti, l’assistente sociale Luca Tomatis, sostenuto dal gruppo consiliare dei Giovani Astigiani (lista civica legata al sindaco Maurizio Rasero).

“La nomina va rivista”, ha dichiarato Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. Una “garante comunale dei diritti dei detenuti che se ne augurava la loro morte”, ha scritto nel suo messaggio. “Nei giorni della morte di Papa Francesco, che si è battuto durante tutto il suo Pontificato per i diritti delle persone recluse e contro la pena di morte ad Asti si fa una scelta di partito e si nomina in questo importante ruolo un’attivista di Fratelli d’Italia, senza alcuna esperienza specifica nel monitoraggio delle condizioni di detenzione e che pubblicamente rilascia dichiarazioni che, di fatto, contravvengono al ruolo che le viene assegnato. Chiediamo al sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale di Asti di rivedere questa nomina”.

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