Il mondo FQ

Mistero Mancini: smentisce un ruolo nella Samp, poi va a Bogliasco. Come stanno realmente le cose

L'ex ct era stato annunciato direttamente dal presidente Manfredi: poi lo strano dietrofront dopo l'annuncio del figlio Andrea come nuovo ds. Quali sono le reali ragioni
Commenti

Gli annunci, i dietrofront, le smentite di rito (ma nemmeno troppo). In casa Sampdoria sta succedendo veramente di tutto e vede in particolare un protagonista: Roberto Mancini, il cui ruolo in blucerchiato alla fine… non c’è, né ci sarà. Ma allora, perché il presidente Manfredi ha parlato della sua figura nei giorni scorsi? E perché, soprattutto, Mancini oggi, 9 aprile, si è presentato, come da programma (da sottolineare, come da programma), alle 11.30 a Bogliasco per seguire l’allenamento della Sampdoria ora guidata da Chicco Evani? Bisogna, di nuovo, fare chiarezza.

I contatti
La giornata convulsa di lunedì aveva portato all’esonero, ormai scontato, di Leonardo Semplici e alla chiamata di Chicco Evani. Con l’ex stella blucerchiata (ed ex collaboratore di Mancini in Nazionale tra le altre esperienze) anche Attilio Lombardo, che di Mancini è stato compagno, come Evani, in quella Sampdoria prodigiosa dei primi anni Novanta. Non solo, un altro ex compagno già dirigente blucerchiato, cioè Giovanni Invernizzi, è stato promosso a Coordinatore dell’Area Tecnica (prima lo era del settore giovanile) e il figlio di Roberto, Andrea Mancini, è tornato alla Sampdoria nelle vesti di direttore sportivo, sostituendo Accardi.

E l’ex ct? Nessun ruolo ufficiale, ma una sorta di consulente del presidente. O per lo meno, così diceva lo stesso Manfredi nella giornata di martedì. Ma a far di nuovo sparigliare le carte è stato un tweet proprio di Mancini pubblicato pochi minuti dopo l’ufficialità del nuovo direttore sportivo: “Sono a smentire le informazioni emerse negli ultimi giorni di un mio ruolo di consulente o consigliere o head of performance della Sampdoria. Sono il primo tifoso e spero che possa risolvere i suoi problemi. Spero di tornare al più presto al mio lavoro di allenatore”. Un definitivo passo indietro?

La risposta è negativa. O Mancini questa mattina a Bogliasco non si sarebbe visto. E probabilmente a Bogliasco nemmeno si sarebbero visti, da ieri, Evani e Lombardo o i nuovi dirigenti, tutte figure che hanno una chiara linea condivisa che in qualche modo fa capo proprio a Mancini. Si tratta di una tutela che l’ex ct azzurro ha voluto prendere per questioni di natura burocratica e legale: in Arabia Saudita ha ancora qualche pendenza, che non decade dal momento che non esiste alcun contratto formalizzato con la Sampdoria. Inoltre, Mancini vuole mettere molto bene in chiaro le cose: il suo amore per la Sampdoria lo ha portato a dare le sue idee o a facilitare alcune decisioni, ma la sua intenzione è ed è sempre stata quella di continuare ad allenare.

Non a caso aveva valutato, senza poi trovare l’accordo, una possibile panchina della Juventus. Non a caso si sta guardando intorno per possibili altri progetti che possano coinvolgerlo di nuovo in Europa. Fine della vicenda, quindi, e tutti (forse) felici: senza alcun incarico formale, Mancini seguirà comunque il lavoro della Sampdoria di questi due mesi, con l’obiettivo (o la speranza…) che possa raggiungere la salvezza. In quel caso una piccola porzione di merito sarebbe anche sua. E andrebbe bene così.

Il comunicato stampa
Solo il giorno successivo alla visita di Mancini, il club U.C. Sampdoria ha diffuso un comunicato stampa: “A seguito delle recenti notizie apparse sugli organi di stampa, del messaggio pubblicato da Roberto Mancini nella serata di mercoledì e delle sue successive dichiarazioni, l’U.C. Sampdoria ritiene doveroso fare chiarezza. Mancini ha inteso ribadire di non aver assunto alcun ruolo all’interno dell’organigramma societario né di aver ricevuto incarichi formali. La sua presenza presso il centro sportivo “Mugnaini” di Bogliasco testimonia la stima e la vicinanza nei confronti della società, del presidente Matteo Manfredi, dello staff tecnico e della squadra. L’U.C. Sampdoria ringrazia Roberto, nella consapevolezza che il legame profondo che lo unisce alla storia blucerchiata resterà sempre guida e motivo di orgoglio per il club e per tutti i suoi tifosi”, si legge nella nota.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.