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Ultimo aggiornamento: 14:09 del 6 Aprile

Riarmo, Picierno contro la delegazione del Pd: “Errore, legittimano la piazza populista di Conte”. Su La7

L'europarlamentare del Pd boccia la piazza M5s contro il riarmo e stronca la presenza della delegazione dem - [Video]
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La delegazione del Pd presente ieri alla manifestazione contro il riarmo, in qualche modo, si è mostrata favorevole alla impostazione di quella piazza. Io credo che avallare e legittimare quella piattaforma politica attraverso la presenza di una delegazione del Pd sia un errore, perché quella piattaforma politica si basa su una mistificazione dei fatti. Io in quella piazza non ci sarei andata, non ci sono andata e non avrei mai mandato una delegazione del Pd perché significa accettare il campo da gioco di Giuseppe Conte“. Così a Omnibus (La7) Pina Picierno, europarlamentare del Pd e vicepresidente del Parlamento europeo, boccia la presenza di una delegazione dem, costituita da Francesco Boccia, Marco Furfaro, Susanna Camusso e Sandro Ruotolo, alla manifestazione contro il riarmo organizzata ieri dai 5 Stelle a Roma.

“Da quel palco – rincara Picierno – io non ho sentito una parola contro l’aggressione criminale di Putin. Ed è gravissimo. Tutti vogliamo la pace, gli ucraini per primi, ma pace non significa resa alle ragioni dell’aggressore perché se noi accettiamo questo principio, disordiniamo il mondo. Quindi, legittimare un racconto pubblico che ha il populismo come cifra e che è mistificatorio rispetto ai fatti, secondo me, non fa un buon servizio alla creazione di un’alternativa che ci deve essere “.

E aggiunge: “Quando si racconta di un’Europa cattiva pronta ad affamare i cittadini, a riarmare 27 stati nazionali e addirittura a togliere i soldi a scuole a ospedali, ancora una volta si fa un torto alla verità, utilizzando il linguaggio della mistificazione e la cifra del populismo. E questo penso che sia un errore perché l’alternativa non può nascere da una radicalizzazione così estrema del linguaggio della politica – continua – perché quando si radicalizza così, si restringe il campo della responsabilità. Io credo che l’alternativa debba nascere da una postura credibile e la credibilità ci impone di dire le cose come stanno, non raccontare quelle sciocchezze sull’Europa“.

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