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Finalmente il vero Tyrese Haliburton - 2/3

NBA Freestyle | Pensieri in libertà (con libertà di pensiero) sulla settimana NBA
Finalmente il vero Tyrese Haliburton - 2/3
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Finalmente il vero Tyrese Haliburton

Che crisi che ha avuto Tyrese Haliburton nel primo scorcio del suo quinto anno di NBA. Probabilmente legata ai vari problemi fisici che lo avevano afflitto durante l’estate. Ai nastri di partenza, non era pronto. Ne ha risentito il suo gioco. Il tiro non entrava, la guida della transizione era più lenta, il primo passo era diventato normale. L’attacco dei Pacers si era inceppato in modo importante. Haliburton non è ancora ai livelli della stagione scorsa, ma poco ci manca. Il giocatore di Indiana è uno straordinario facilitatore. Merce rara al giorno d’oggi. Non è un realizzatore, non è un tiratore. È uno di quelli che migliorano i compagni, che fanno funzionare il sistema di gioco di una squadra. Guarda prima l’uomo e poi il canestro. Un approccio da vecchia scuola, quasi alla John Stockton (con le dovute distanze e proporzioni). È attualmente il quarto miglior assistman della lega (9,2 di media), in campo sembra in grado di mandare a canestro anche chi ha pagato migliaia di euro per la prima fila dietro la panchina. Un talento nel distribuire la sfera alla Panny Hardaway (con un po’ meno di effetti speciali), che ricorda anche per la fluidità con cui prende le decisioni sia in contropiede che a difesa schierata. Fondamentali puliti e cristallini, gioca sempre in controllo ed è in grado di cambiare velocità in palleggio anche a difesa schierata. I Pacers sono ottavi per efficienza offensiva. E il merito di chi è?

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