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L’altra piazza di Roma: “Siamo 10mila contro il riarmo, siamo noi l’opposizione antifascista”

A migliaia hanno sfilato dalle vie del centro verso l'Esquilino. In testa lo striscione: "Non un euro per la vostra guerra"
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“Siamo oltre 10mila persone, contro il riarmo, contro la Nato, siamo noi l’opposizione politica sociale antifascista”. Così, dalla testa del corteo arrivato in piazza dell’Esquilino a Roma, una delle organizzatrici della manifestazione contro il riarmo organizzata da Potere al popolo e Rifondazione Comunista. Nel mezzo della folla anche cartelli coi volti dei leader politici con le mani insanguinate. Il corteo era partito da piazza Barberini mentre in piazza del Popolo si svolgeva la “piazza per l’Europa” nata dall’idea del giornalista Michele Serra. Lì si sono radunati invece i manifestanti contro il piano di riarmo dell’Unione Europea, ai piedi della fontana del Tritone tra bandiere della Pace, di Potere al Popolo, del Partito Comunista.

Ma è sempre in piazza Barberini che tre bandiere dell’Europa sono state bruciate dai partecipanti alla “contromanifestazione”. I manifestanti hanno dato fuoco alle stelle europee con dei fumogeni, mentre accanto alla fontana del Tritone è stata stesa una gigantesca bandiera della Pace lunga diverse decine di metri. Su dei cartelli mostrati da alcuni partecipanti al corteo invece campeggiano i volti dei leader europei, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, coperti dalle impronte di mani insanguinate e sotto la scritta “Guerrafondaio/a”.

“Basta spese militari. Casa, scuole e ospedali”, urlavano i manifestanti che in testa al corteo hanno portato uno striscione con scritto “Non un euro per la loro guerra”, e i volti dei leader europei.Tra gli aderenti alla manifestazione Unione Sindacale di Base, Movimento Migranti e Rifugiati, Movimento per il diritto all’abitare – Roma, Centro Internazionale Crocevia Donne De Borgata PCI, ARCI Roma.

Una terza manifestazione si è svolta invece a piazza della Verità “Inizia una stagione di resistenza democratica, lucida, forte, serena”. Con queste parole Francesco Toscano di Democrazia Sovrana e Popolare ha concluso la manifestazione “Pace e sovranità”, durata poco più di un’ora, che ha visto la partecipazione di qualche centinaio di persone, circa 500 per le forze dell’ordine. Assente, invece, il generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, invitato alla manifestazione.

“La nostra manifestazione è stata oscurata totalmente. La nostra manifestazione però rappresenta la maggioranza del popolo italiano che vuole la pace e non vuole la guerra. E sappiamo benissimo che quelle spese per i carri armati, per le armi, oltre a produrre il rischio di una guerra termonucleare, sono anche l’idea dello sviluppo contro i popoli – ha detto Marco Rizzo – perché ogni miliardo di quelli toglie un ospedale, toglie un trasporto pubblico, toglie un aumento per le pensioni, toglie la scuola, la ricerca, lo sviluppo per il nostro Paese”. “Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione, oltre ogni aspettativa”, ha detto Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista. “Anche senza la sponsorizzazione dei grandi quotidiani, con zero risorse finanziare, la manifestazione, che non è nazionale, ma solo romana, risulta essere un grande successo. Tanto che la Questura ha chiesto lo spostamento dei manifestanti a piazza dell’Esquilino. Circa 10 mila persone stanno attraversando in questo momento il centro della città per raggiungere la suddetta piazza”.

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