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Milan, Conceiçao sull’ex portavoce: “Andrò per vie legali, non so se è cattiveria o se è stato pagato da qualcuno. Ho ricevuto uno screen”

In conferenza stampa, il tecnico ha anche replicato al "Triplete" di Simone Inzaghi: "Noi con la Coppa Italia potremmo vincere due trofei"
Milan, Conceiçao sull’ex portavoce: “Andrò per vie legali, non so se è cattiveria o se è stato pagato da qualcuno. Ho ricevuto uno screen”
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“Mi dispiace per questa situazione, voglio capire la questione nelle sedi legali. Non si capisce ciò che ha fatto questo ex collaboratore, non so se per cattiveria o non so se è stato pagato da qualcuno“. Lo ha detto il tecnico del Milan, Sergio Conceiçao, in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro il Lecce a proposito delle parole del suo ex portavoce, che giovedì ha mandato una serie di messaggi ad alcuni giornalisti italiani lamentando una presunta insoddisfazione dell’allenatore portoghese e sparando a zero contro la società e i calciatori. L’allenatore è stato costretto a smentire, poi sono arrivate le dimissioni del portavoce. Conceiçao ha spiegato: “Mi è stato mandato uno screen di quanto ha detto e non vedo altro che cattiveria in questo gesto. Ero uscito dal Porto in una situazione non bella e da allora non ho ancora rilasciato un’intervista. Figurarsi se posso averlo fatto al Milan dopo così poco tempo”.

Il tecnico rossonero ha poi evidenziato che “quando sono arrivato qua, abbiamo avuto partite decisive ogni tre giorni. Abbiamo tredici partite sicure da qui a fine stagione. Inzaghi ha detto che possono vincere tre titoli, è vero, ma noi con la Coppa Italia ne potremmo vincere due in una stagione negativa”. Conceiçao ha quindi proseguito la sua analisi sul momento che sta attraversando il Milan: “Ho sicuramente sbagliato come tutti gli allenatori, ma questo percorso mi ha dato più soddisfazioni che negatività. Cerco di far passare delle regole da rispettare. E provo a sbagliare il meno possibile”. Il portoghese ha anche ribadito di essere conscio che “dipendiamo dal momento e tutti possono dire quello che vogliono. Un mister del calibro di Sacchi mi disse che sono un grande allenatore, ma oggi i giornali non la pensano così”. Infine, alla domanda su cosa sia cambiato in questi due mesi in cui è passato dal vincere una Supercoppa Italiana in un paio di partite al nono posto in campionato e all’eliminazione ai playoff di Champions League: “Ancelotti dice che si deve dividere i vari aspetti. Come persone i ragazzi sono bravissimi, come professionisti vivono alti e bassi“.

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