Durissimo scontro a L’aria che tira (La7) tra la giornalsta di Repubblica Giovanna Vitale e lo storico Angelo d’Orsi sulla manifestazione “Una piazza per l’Europa”, indetta per il 15 marzo su iniziativa di Michele Serra. Vitale critica l’assenza annunciata dai 5 Stelle e accusa Giuseppe Conte di “lucrare voti al Pd, che invece ha aderito”, rendendosi protagonista di un vivace botta e risposta con Francesco Silvestri, capogruppo del M5s alla Camera.
D’Orsi denuncia la presenza di una “febbre bellicistica” in tutta l’Europa e inserisce la manifestazione di Repubblica in questo solco, scatenando la reazione contrariata di Vitale che lo accusa di mistificazione.
“C’è per caso la parola ‘pace’ in quell’appello?”, chiede lo storico.
“È una manifestazione spontanea che non c’entra nulla col piano di riarmo europeo – ribatte la giornalista – Infatti è stata organizzata prima del vertice Ue”.
“Ma siamo in un momento drammatico – rilancia d’Orsi – Un’iniziativa del genere a cosa serve? Per parlare dell’Europa? Oggi l’Europa non conta nulla. Deve essere rifondata e non con le armi, né con gli appelli di intellettuali stanchi”.
“Certo, lei infatti è un intellettuale arzillo. Ma perché bisogna offendere le persone?”, replica Vitale.
“Sono un intellettuale sveglio – risponde d’Orsi – Serra è stato poi seguito a ruota da Antonio Scurati con quel pezzo ignobile che avete pubblicato, perché da sempre Repubblica è il giornale più guerrafondaio e più russofobico d’Italia. Voi avete alimentato un clima di russofobia e di bellicismo, avete una responsabilità in questo senso”.
“L’ho invasa io l’Ucraina?”, chiede Vitale.
“L’Occidente ha creato le condizioni – ribatte d’Orsi – Esiste tutta una letteratura internazionale che spiega quello che è accaduto. Abbiamo dimenticato tutto quello che c’è prima, per voi la storia non conta nulla. Conta solo questo eterno presente della politica. Non così. Se tagliamo le radici storiche degli avvenimenti, non possiamo capire il presente”.