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Ultimo aggiornamento: 9:34 del 7 Marzo

Salva Milano, il sindaco Sala scarica il dirigente arrestato Oggioni: “Si muoveva su parti del governo, non in nome del Comune”

"Non ho avuto sospetti che all'interno della struttura dirigenziale ci fosse un comportamento illecito"
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“A Milano si stanno applicando quelle norme da 13 anni, se avessi pensato che non erano funzionali avrei agito prima”, così Beppe Sala, parlando con la stampa a margine di un evento commentando l’inchiesta sulla speculazione edilizia che mercoledì ha portato all’arresto del dirigente comunale Giovanni Oggioni.

Il primo cittadino di fatto scarica il dirigente arrestato: “In termini di comportamenti illeciti stiamo parlando di Oggioni, non ho avuto sospetti che all’interno della struttura dirigenziale ci fosse un comportamento illecito – ha spiegato – Se poi l’osservazione è ‘ma uno che dipende da Oggioni si fa condizionare da Oggioni’, tutto è possibile. Ma finché non lo scopri come fai ad avere il sospetto? Voglio precisare che anche dalle ricostruzioni fatte, Oggioni si muove su parti del governo o del parlamento, si attiva e l’avrà fatto ma certamente non in nome del Comune ma per sua iniziativa privata e personale“.

Sala, primo sostenitore della norma fino a pochi giorni fa, ora si è allontanato dalle sue posizioni del passato quando aveva persino minacciato le dimissioni se la legge cosiddetta “salva Milano” non fosse stata approvata, ora commenta così l’inchiesta: “Mi fa pensare che delle mele marce ci siano e che noi di fatto da un lato abbiamo sostenuto la necessità del salva Milano dall’altro lato ci siamo già molto allineati alle contestazioni della procura e abbiamo già cambiato modalità sia nel modo con cui vengono concesse le autorizzazioni sia nel rapporto tra uffici e imprenditori”.

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