Papa Francesco, ennesima “notte tranquilla” al Gemelli a due settimane dal ricovero per polmonite bilaterale

“Come nei giorni scorsi, la notte è trascorsa tranquilla e il Papa ora sta riposando”. Il flash della Sala Stampa Vaticana arriva ogni mattina puntuale da due settimane, ovvero da quando Papa Francesco è ricoverato al decimo piano del Policlinico Gemelli a causa della polmonite bilaterale che ha messo a rischio la sua vita. La nota di oggi, tuttavia, aggiunge quattro parole al solito canovaccio: “come nei giorni scorsi”, a testimoniare il lento e continuo miglioramento delle condizioni di salute del Pontefice, confermato peraltro dai bollettini serali, in cui ci sono più notizie e dettagli sul quadro clinico di Bergoglio.
Toni e contenuti diametralmente opposti rispetto ad appena sette giorni fa, quando fu svelata con precisione la patologia di cui soffre Papa Francesco e venne indetta una conferenza stampa che mi se in allarme tutto il mondo a causa della complessità della situazione clinica di un uomo di 88 anni. In pochi, la sera del 21 febbraio scorso, potevano sperare in un miglioramento simile, anche se sono gli stessi medici a dispensare cautela e a non sciogliere ancora la prognosi proprio perché il Papa argentino ha comunque un quadro clinico ancora non semplice. Nella serata di ieri, tuttavia, dal Vaticano è emerso un certo ottimismo, tanto che alle agenzie di stampa alcune fonti della Santa Sede hanno fatto sapere che “per la seconda volta non si parla di condizione critica, quindi si può dire che si sia usciti dalla fase più critica e si torna a quella che era la complessità del quadro che veniva descritto” nei primi giorni del ricovero, prima della crisi di sabato scorso. “È un bollettino che parla ancora di un miglioramento, lieve ma miglioramento – è stato rimarcato – Ma il fatto che la prognosi sia riservata vuol dire che i medici nutrono ancora delle preoccupazioni”. Per la prima volta si parla anche della necessità di “giorni” per sciogliere la prognosi, ma ancora non è dato sapere quanti.
Sempre le solite fonti vaticane hanno parlato anche di cosa potrebbe accadere domenica prossima, durante l’Angelus: “È chiaro che al Papa piace affacciarsi e vedere la gente, e anche poter parlare con loro, interagire con le persone, però si vedrà domenica com’è la situazione”. Non è stata data, invece, una data sul prossimo incontro stampa con i medici. “Non è soltanto una questione di tempo, ma anche di attesa di vedere come si evolvono certe cose – hanno spiegato dal Vaticano -, quindi vanno rispettati i tempi della medicina in questo senso”. È stato fatto notare, tuttavia, come i medici “stanno già dando un aggiornamento quotidiano, anche molto preciso”: per cui “non viene escluso che un nuovo incontro ci sia”, ma occorre vedere “quand’è il momento” e non viene data “una tempistica“.