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Ossessione per lo sport e l’aspetto fisico, l’ex moglie racconta gli abusi: “Costretta a depilarmi”

L'uomo è a processo per maltrattamenti. Per la parte civile il matrimonio è stato segnato da violenze quotidiane, dove l’ossessione per l’aspetto fisico e lo sport si sono trasformate in torture psicologiche
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Un incubo che dura da anni, quello vissuto da una donna del Lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, costretta a subire quotidianamente le violenze psicologiche e fisiche del marito come riporta Tusciaweb. L’uomo, un infermiere di 40 anni, è ora accusato di maltrattamenti aggravati in famiglia. La sua ossessione per lo sport e l’apparenza lo aveva spinto a ridurre la moglie a uno strumento di soddisfazione dei suoi capricci, con tanto di cerette e acconciature forzate ogni sera: “Ero costretta a depilarmi”. Nonostante fosse padre di tre figli, l’imputato non esitava a umiliarla, criticando perfino il lavoro svolto e spendendo ogni centesimo per la sua attività sportiva, che includeva l’acquisto di una mountain bike da ottomila euro.

Nel frattempo come ha raccontato ai giudici ieri, durante il processo per la denuncia sporta nel 2021 per maltrattamenti, la donna, per mantenere la famiglia, era costretta a chiedere aiuto ai genitori e ad accettare lavori extra. Il comportamento del marito, però, non si fermava qui. La donna ha rivelato che l’uomo la ricattava anche in momenti delicatissimi della sua vita, come quando, durante la gravidanza, aveva chiesto di rinviare il parto cesareo per non interrompere il suo allenamento, minacciando di non presentarsi in ospedale se non avesse acconsentito. Un’ossessione che lo portava a non partecipare a eventi familiari come battesimi e compleanni dei figli, sempre più distaccato dalla realtà domestica.

Nel 2020 la donna, esausta della relazione, ha chiesto il divorzio e il marito avrebbe acconsentito. Ma da quel momento in poi l’uomo l’ha iniziata a perseguitare: “Ho iniziato a trovarmelo ovunque quando in passato non stava mai con me e con i nostri figli. Mi ha minacciata e aggredita fisicamente, una volta prendendomi per il collo. Mi ha fatto trovare delle croci sul portone di casa”.

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