Non sai cos’è successo… Storie, aneddoti e segreti svelati da chi fa spettacolo. La diretta con i giornalisti Alessandro Ferrucci e Federico Pontiggia e l’attore Leonardo Pieraccioni.
I nostri video - 23 Dicembre 2024
Non sai cos’è successo… Storie, aneddoti e segreti svelati da chi fa spettacolo. La diretta con Ferrucci, Pontiggia e Pieraccioni
La Playlist I nostri video

- 12:36 - Mafia: de Lucia, 'boss in grado di acquisire know how e strumenti per aggirare investigatori'
Palermo,11 feb. (Adnkronos) - "L'evoluzione tecnologica riguarda non soltanto i cittadini ma anche le organizzazioni mafiose, che sono ricche e in grado di acquisire know how e strumenti che le consentono di aggirare le azioni investigative dello Stato". Lo dice il Procuratore capo di Palermo, Maurizio de Lucia a margine della conferenza stampa sugli arresti di Palermo.
- 12:33 - Mafia: de Lucia,'presenza telefoni nelle carceri non è novità'
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - "La presenza di telefoni che circolano liberamente all'interno delle carceri non è una novità, purtroppo è un dato ricorrente denunciato da altri colleghi in tutta Italia". E' la denuncia del Procuratore capo di Palermo, Maurizio de Lucia a margine della conferenza stampa sugli arresti di Palermo. "Se ci sono i telefonini, ovviamente c'è la possibilità di comunicare", ha spiegato.
- 12:31 - Cisl, Meloni ad assemblea nazionale: "Superare visione conflittuale di alcuni sindacati"
Roma, 11 feb. (Adnkronos) - Superare "una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere". Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo all'assemblea nazionale della Cisl.
"Il titolo di questa assemblea è 'Il coraggio della partecipazione', un titolo evocativo ma soprattutto un titolo che riguarda un'altra grande sfida che il segretario Sbarra citava nel suo intervento - ha detto la presidente del Consiglio nel suo intervento - che è sostanzialmente innovare il nostro modello economico e produttivo sapendo coniugare sussidiarietà e crescita, il che significa rifondare la dinamica tra impresa e lavoro, superando una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere".
"Ricostruire la dinamica tra imprese e lavoro - ha proseguito - significa gettare le fondamenta di una nuova alleanza tra datori di lavoro e lavoratori, fondata sulla condivisione degli oneri e degli onori, promuovere la partecipazione dei lavoratori al destino della propria impresa, incrementare le politiche di welfare, rafforzare il peso della contrattazione legata ai territori alla dimensione aziendale per superare le rigidità dei contratti nazionali senza smarrire le tutele sul lavoro".
"Ho voluto onorare questo invito per diverse ragioni. In primo luogo per dimostrare il rispetto profondo che nutro per una delle principali organizzazioni del lavoro della nostra Nazione, che si appresta a compiere il prossimo 30 aprile il suo 75° compleanno", ha sottolineato Meloni all'Auditorium della Conciliazione. In secondo luogo ha voluto "ribadire ancora una volta l'importanza che il governo attribuisce al confronto con i settori produttivi, con i territori, con i lavoratori, con le imprese. Perché in fin dei conti nessuno può avere da solo le risposte a tutte le domande e sapere ascoltare fa la differenza, soprattutto quando l'interlocutore che ti trovi di fronte non ha pregiudizio, ma guarda al merito con onestà".
"Ogni volta" che il governo si è confrontato con la Cisl "abbiamo fatto un passo in avanti, che era un passo in avanti per i diritti dei lavoratori, per la bontà del nostro tessuto produttivo, per la crescita della nostra nazione. È quello che abbiamo fatto in questi due anni e allora io devo dire grazie sinceramente la Cisl per saper ancora interpretare il confronto nell'accezione più nobile del termine", ha detto ancora Meloni.
"Luigi Sbarra è stato un interlocutore franco, determinato, onesto" e "penso che abbia aiutato molto i lavoratori, perché il governo lo ha sempre ascoltato con grande rispetto. E lo ha ascoltato cercando, quando poteva, di accogliere le istanze di buonsenso che portava avanti. Qual è il ruolo di un sindacalista se non questo? Guadagnarsi il rispetto necessario a fare in modo che il proprio interlocutore possa essere un interlocutore attento a quelle istanze", ha aggiunto la premier.
"Anche quando non siamo stati d'accordo sapevamo che avevamo di fronte qualcuno a cui interessava il bene dei lavoratori, non semplicemente il bene dell'organizzazione che rappresentava, o addirittura il bene di una parte politica", ha quindi detto la premier ribadendo che con la Cisl "noi abbiamo lavorato insieme sui problemi concreti dei cittadini e sono certa, ovviamente, che questa collaborazione continuerà anche con il prossimo segretario generale che eleggerete domani".
Dal canto suo il segretario generale della Cisl, dopo aver dato il benvenuto alla premier, ha detto: ""Voglio rinnovarle la gratitudine per aver dimostrato grande sensibilità sulla nostra proposta di legge di cui oggi parliamo", e di cui "abbiamo parlato già a luglio 2021, quando non era ancora presidente del consiglio, e a novembre 2023, un giorno dopo la consegna delle nostre 400mila firme, in occasione della convocazione delle organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi. Lei disse allora che 'partecipazione è la chiave di volta di un più equo sistema economico', impegno che lei ha tenuto saldo nel tempo".
"Questo Paese - ha continuato Sbarra - ha bisogno di scelte coraggiose e la sua presenza qui oggi è un segnale importante per un'Italia che vuole crescere insieme, senza steccati ideologici e divisioni pregiudiziali, senza antagonismi e massimalismi, con la forza della contrattazione e della concertazione, della responsabilità e del coraggio della partecipazione".
- 12:31 - Depistaggio: pentito Riggio, 'alla Dia mi chiesero se potevo partecipare ad arresto Provenzano'
Caltanissetta, 11 feb. (Adnkronos) - "Venni portato alla Dia di Roma a cura di altro personale. Ero tranquillo perché Porto mi aveva anticipato questa cosa. Ero tranquillo perché ero in un canale riservato e si stava realizzando quel progetto di cui avevamo parlato durante la detenzione di Santa Maria Capua Vetere”. Così il collaboratore di giustizia Pietro Riggio, proseguendo la sua deposizione a Caltanissetta davanti al Tribunale nel processo depistaggio. Qui, alla Dia di Roma gli sarebbe stato chiesto se avesse potuto partecipare all’arresto di Provenzano. “Io dissi di si", ricorda. In particolare Riggio avrebbe dovuto fornire elementi utili alla cattura di Provenzano attraverso Carmelo Barbieri. “In cambio il gruppo avrebbe avuto un ritorno in termini economici e istituzionali”, ha detto il collaborante.
- 12:28 - Medicina. in Italia nelle Steam solo il 34% è donna. Sirm: "Colmare gap"
Roma, 11 feb. (Adnkronos Salute) - Oggi in Italia le donne impegnate nelle Steam (acronimo per Scienza, tecnologia, arte, ingegneria e matematica) sono 400mila, cioè il 34% del totale di chi opera in questi settori, considerati di interesse prevalentemente maschile. Una visione ormai obsoleta, a cui è necessario porre rimedio con un cambio di punto di vista e un maggiore impegno nell'inclusione. E' uno degli obiettivi della Sirm, la Società italiana di radiologia medica e interventistica, che non ne fa solo teoria, ma una missione concreta, come testimoniato dalla presidente Nicoletta Gandolfo. In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che cade oggi 11 febbraio, è stato infatti organizzato con Fondazione Bracco un convegno alla Camera di Commercio di Roma, che ha visto confrontarsi specialisti del settore - in gran parte donne - sull'importante e attuale tema della sostenibilità in radiologia, indagata attraverso la ricerca, l'innovazione e la responsabilità dei suoi specialisti. Al convegno è intervenuto il ministro della Salute Orazio Schillaci.
"L'Italia è uno dei Paesi che storicamente ha spinto meno le donne verso gli studi e le professioni scientifiche, probabilmente a causa di retaggi culturali - spiega Gandolfo - eppure negli ultimi anni stiamo assistendo a un aumento della nostra inclusione sia nelle scienze che tra le posizioni apicali. Significa che ci si è resi conto che per interpretare il mondo è necessario anche il nostro sguardo, in grado di offrire punti di vista differenti e di svecchiare il linguaggio in ogni ambiente. La radiologia, nello specifico, parla sempre più al femminile: le posizioni di medici nucleari, radiologi e fisici sanitari oggi sono spesso ricoperte da donne. Per questo siamo convinti dell'importanza di abbattere lo stereotipo che le vede inadatte a occuparsi di materie scientifiche, e di promuovere il loro inserimento in queste realtà e nelle posizioni dirigenziali".
Per celebrare l'importanza delle donne e delle ragazze in questo settore "abbiamo organizzato, su iniziativa della nostra Commissione Dei (Diversità, equità e inclusione) una giornata in cui sono state, in gran parte, proprio loro a portare la loro esperienza. L'impegno al femminile - sottolinea Gandolfo - si coniuga con una maggiore sostenibilità in una visione One health, in cui inclusione e rispetto delle risorse vadano di pari passo. Risorse sempre più preziose e limitate; è quindi nostra responsabilità gestirle al meglio per garantire a tutti massime opportunità di cura. E' necessario insistere sull'importanza di una corretta comunicazione: informare e spiegare in modo chiaro l'appropriatezza delle indagini diagnostiche richieste, ovvero quali sono gli esami utili da svolgere e quali no, proprio perché i consumi dei nostri macchinari sono spesso molto alti e le risorse non sono illimitate".
Un altro importante tema che è stato affrontato è "la sostenibilità in radiologia interventistica - continua Gandolfo - Oggi questa disciplina ricopre un ruolo fondamentale nel nostro settore. Oltre alla diagnosi permette di offrire trattamenti risolutivi per numerosissime patologie, attraverso procedure mini-invasive, grazie all'utilizzo di device e materiali di ultima generazione. Per questa ragione è importante, per noi, saper scegliere consapevolmente".
"Il tema della disparità di genere è più che mai attuale, ma come Sirm abbiamo deciso di andare oltre e di spenderci a favore di qualunque tipo di discriminazione e divario - evidenzia Stefania Montemezzi, coordinatrice Commissione Dei - La nostra società scientifica è stata la prima a dotarsi di un gruppo dedicato alla rappresentazione non solo delle donne, ma anche delle minoranze, per promuovere l'inclusione nel mondo medico-scientifico. Oggi, nelle facoltà di Medicina, le donne sono molte di più rispetto al passato, e in futuro le vedremo ricoprire ruoli in specialità che un tempo erano a prevalenza maschile. Avremo urologhe e ortopediche, ma anche più ingegnere e fisiche. E' questa la vera rivoluzione culturale a cui assisteremo, e che vogliamo sostenere attraverso il lavoro svolto dalla nostra Commissione. Non si tratta di un'opzione, ma di una vera e propria necessità che permetterà di portare un valore aggiunto reale a tutto vantaggio dei pazienti".
Con il convegno di oggi "abbiamo voluto affrontare un tema comune alla radiologia internazionale, cioè la gestione delle risorse in ottica di sostenibilità - conclude Luca Brunese, presidente eletto Sirm - L'adozione di pratiche corrette, però, non si limita all'ottimizzazione economica, in cui rientra l'utilizzo 'green' dei macchinari di maggior consumo come la Tac, ma riguarda anche la riduzione dell'impatto ambientale dei prodotti che utilizziamo, dai device tecnologici fino ai mezzi di contrasto e ai materiali radiologici, per cui sono fondamentali anche accurate politiche di smaltimento e recupero. In questa visione rientra anche una maggiore digitalizzazione, che caratterizzerà gli ospedali del futuro, con un incrementato utilizzo di telemedicina e intelligenza artificiale. Si tratta di cambiamenti auspicabili che, però, rendono urgente affrontare la questione della responsabilità etica. Le innovazioni, come l'utilizzo dell'Ia nella ridefinizione dell'imaging medico, portano infatti grandi benefici, ma è necessario saperle governare. E' uno dei temi che abbiamo affrontato con i rappresentanti delle istituzioni".
- 12:28 - Depistaggio: pentito Riggio, per scambiarci lettere con Peluso usavamo nomignoli
Caltanissetta, 11 feb. (Adnkronos) - “Peluso era associato al giaguaro o il turco, Porto era il lord e io come Elliot, De Nicola come il Tano. Utilizzavamo questi nomi per evitare che in caso intercettassero le lettere potessero risalire a noi. Il codice è stato elaborato da me e da Porto e scritto con la mia scrittura". Così il pentito Pietro Riggio proseguendo la sua deposizione al processo per il depistaggio a Caltanissetta. “Il primo ad essere scarcerato fu Giovanni Peluso, poi Giuseppe Porto. Peluso venne scarcerato tre mesi prima di me”, ha detto il collaboratore di giustizia.
E ancora: “La corrispondenza veniva inviata a Porto e Peluso, l’indirizzo di Peluso era una località alle porte di Roma, quella di Porto era della zona di Benevento”. Alcune lettere erano indirizzate ad una certa Castro Marianna “che era la compagna di Peluso”, ha detto Riggio. “Personalmente non l’ho conosciuto, l’ho vista una volta sola quando ebbe un colloquio con Peluso quando anche lui era detenuto a Santa Maria Capua Vetere”.
- 12:19 - Cisl, Meloni all'assemblea nazionale: "Bene confronto con chi non ha pregiudizi"
Roma, 11 feb. (Adnkronos) - "Ho voluto onorare questo invito per diverse ragioni. In primo luogo per dimostrare il rispetto profondo che nutro per una delle principali organizzazioni del lavoro della nostra Nazione, che si appresta a compiere il prossimo 30 aprile il suo 75° compleanno". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all'assemblea nazionale della Cisl all'Auditorium della Conciliazione.
In secondo luogo, la premier ha voluto "ribadire ancora una volta l'importanza che il governo attribuisce al confronto con i settori produttivi, con i territori, con i lavoratori, con le imprese. Perché in fin dei conti nessuno può avere da solo le risposte a tutte le domande e sapere ascoltare fa la differenza, soprattutto quando l'interlocutore che ti trovi di fronte non ha pregiudizio, ma guarda al merito con onestà".
"Ogni volta" che il governo si è confrontato con la Cisl "abbiamo fatto un passo in avanti, che era un passo in avanti per i diritti dei lavoratori, per la bontà del nostro tessuto produttivo, per la crescita della nostra nazione. È quello che abbiamo fatto in questi due anni e allora io devo dire grazie sinceramente la Cisl per saper ancora interpretare il confronto nell'accezione più nobile del termine", ha detto ancora Meloni.
"Luigi Sbarra è stato un interlocutore franco, determinato, onesto" e "penso che abbia aiutato molto i lavoratori, perché il governo lo ha sempre ascoltato con grande rispetto. E lo ha ascoltato cercando, quando poteva, di accogliere le istanze di buonsenso che portava avanti. Qual è il ruolo di un sindacalista se non questo? Guadagnarsi il rispetto necessario a fare in modo che il proprio interlocutore possa essere un interlocutore attento a quelle istanze", ha aggiunto la premier.
"Anche quando non siamo stati d'accordo sapevamo che avevamo di fronte qualcuno a cui interessava il bene dei lavoratori, non semplicemente il bene dell'organizzazione che rappresentava, o addirittura il bene di una parte politica", ha quindi detto la premier ribadendo che con la Cisl "noi abbiamo lavorato insieme sui problemi concreti dei cittadini e sono certa, ovviamente, che questa collaborazione continuerà anche con il prossimo segretario generale che eleggerete domani".
Dal canto suo il segretario generale della Cisl, dopo aver dato il benvenuto alla premier, ha detto: ""Voglio rinnovarle la gratitudine per aver dimostrato grande sensibilità sulla nostra proposta di legge di cui oggi parliamo", e di cui "abbiamo parlato già a luglio 2021, quando non era ancora presidente del consiglio, e a novembre 2023, un giorno dopo la consegna delle nostre 400mila firme, in occasione della convocazione delle organizzazioni sindacali a Palazzo Chigi. Lei disse allora che 'partecipazione è la chiave di volta di un più equo sistema economico', impegno che lei ha tenuto saldo nel tempo".
"Questo Paese - ha continuato Sbarra - ha bisogno di scelte coraggiose e la sua presenza qui oggi è un segnale importante per un'Italia che vuole crescere insieme, senza steccati ideologici e divisioni pregiudiziali, senza antagonismi e massimalismi, con la forza della contrattazione e della concertazione, della responsabilità e del coraggio della partecipazione".
