Roma, 10 apr. (Adnkronos Salute) - "I dazi non sono controllabili, dato l'andamento ondivago" Oltreoceano "di una strategia poco chiara. Al netto di questo, ci sono altri fattori che possiamo controllare. Mario Draghi incoraggiava alla semplificazione. Come Europa dobbiamo avere una strategia semplice per non distruggere valore. Bisogna capire come ottenere un farmaco equivalente che rende il sistema sostenibile e in grado di competere in un mercato difficile. Su 10 prodotti autorizzati in Europa, 2 sono europei e gli atri 5 americani e 3 cinesi. Dobbiamo semplificare le procedure". Lo ha detto Stefano Collatina, presidente Egualia, intervenuto oggi all'evento 'Salute e sanità, il doppio binario', in corso al Palazzo dell'Informazione Adnkronos a Roma.
"Dal Covid in poi - ha ricordato - c'è stato un aumento dei costi dei farmaci che ha eroso margine. I prezzi dei farmaci sono rigidi, è un mercato regolato. Se si aumentano del 25% i costi, non solo dei principi attivi, ma anche di vetro, carta, pallet, blister e, a questi, si sommano le altre tasse, la produzione dei farmaci diventa non sostenibile", ha ammonito il presidente Equalia. "La produzione di farmaci per pazienti cronici - ha precisato - è sostenuta dall'equivalente: 4 milioni di pazienti diabetici in Italia sono curati con metformina, che costa solo 1,5 euro per 30 compresse. Una compressa costa meno di 3 centesimi. Se si mette il dazio, tra 2 anni non abbiamo più la metformina. Questo vale per il diabetico, ma vale anche per gli scompensati, per il furosemide".
Tornando sulla necessità della semplificazione, "la stessa direttiva europea sulle acque reflue rischia di fare quello che si è fatto nell'automotive. Questa proposta - ha evidenziato Collatina - prevede che le aziende farmaceutiche debbano pagare una tassa perché il farmaco assunto dai pazienti, inevitabilmente, finisce nelle acque reflue. Questo erode margine e rende insostenibile la produzione”.