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Ambiente & Veleni - 11 Ottobre 2024
Fridays for Future, corteo anche a Roma: “Soldi in istruzione e ambiente, non in armi. Governo Meloni complice del genocidio a Gaza”
La Playlist Ambiente & Veleni
- 20:39 - Calcio: Tempestilli, 'esonero Juric epilogo percorso che non ha portato risultati, c'è confusione'
Roma, 10 nov. (Adnkronos) - "L’esonero di Juric è l’epilogo di un percorso che non ha portato risultati". Lo ha detto all’Adnkronos Antonio Tempestilli, ex difensore della Roma dal 1987 al 1993. "Difficile commentare le tempistiche della scelta, perché bisogna vedere come si muove chi prende le decisioni e mi sembra che ci sia un po’ di confusione. Ora speriamo che arrivino persone in grado di portare un contributo a questa società".
Tra i nomi sul tavolo per rimpiazzare Juric, c’è quello di Roberto Mancini: "Di sicuro - spiega l’ex romanista - è un allenatore esperto, che ha fatto risultati. Anche se poi c’è la piazza di mezzo e i tifosi potrebbero pensare che non sia da prendere, visto il passato nella Lazio. Io queste cose non le concepisco, parliamo di professionisti e sotto certi aspetti il passato non conta. Se toccherà a Mancini, di certo si farà dare delle garanzie, accetterà se ci sarà un programma serio".
Il commento finale è su un possibile ritorno di De Rossi: "Con lui, si dovrà eventualmente creare un certo tipo di discorso, accordarsi su un programma. Non so quanto Daniele sia rimasto deluso e con che spirito possa tornare, soprattutto in un momento così difficile".
- 19:17 - Roma-Bologna 2-3, Juric esonerato: crisi giallorossa senza fine
(Adnkronos) - La Roma esonera l'allenatore Ivan Juric dopo la sconfitta casalinga con il Bologna, che passa per 3-2 allo stadio Olimpico nella 12esima giornata della Serie A.
"Vogliamo ringraziare Ivan Juric per il suo duro lavoro nelle ultime settimane. Ha gestito un ambiente difficile con il massimo della professionalità, e di questo gli siamo grati. Gli auguriamo tutto il meglio per il suo futuro. La ricerca di un nuovo responsabile dell'aerea tecnica è già iniziata e verrà annunciata nei prossimi giorni", la nota della Roma.
"Abbiamo subito voluto emettere un comunicato ufficiale, ora ragioneremo con calma per prendere le decisioni migliori. Ringrazio Juric, che è arrivato in una situazione difficile. Ha dato il meglio di sé dal primo giorno e la Roma lo ringrazia. Ora prenderemo la decisione migliore nell’interesse del club", dice il direttore sportivo della Roma Florent Ghisolfi, al microfono di Dazn.
"Juric ha fatto il massimo ed è stato professionale sin da subito, è arrivato in una situazione difficile. Il momento è complicato e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Porgiamo le nostre scuse ai tifosi, che stanno soffrendo molto. Siamo tutti responsabili di questa situazione - aggiunge il ds giallorosso-. L'obiettivo dei Friedkin è lo stesso dei tifosi, ovvero vincere. I Friedkin continueranno a investire come hanno fatto finora. Ora è il momento di gestire questa crisi. La parola transizione non mi piace perché siamo la Roma e dobbiamo essere performanti sin da subito. Ora dobbiamo affrontare al meglio questa situazione".
È stato sbagliato mandare via De Rossi? "In questo momento non resta che assumerci le nostre responsabilità. Dobbiamo cercare di uscire da questa situazione", conclude Ghisolfi.
Juric, ingaggiato a settembre dopo l'esonero di Daniele De Rossi, viene esonerato dopo la quarta sconfitta nelle ultime 5 giornate. La Roma, totalmente allo sbando in campionato, va al tappeto tra la contestazione del pubblico: rimane a quota 13 e sprofonda nella parte medio-bassa della classifica, a 4 punti dalla zona retrocessione.
Il Bologna sblocca il risultato al 25' con Castro, la Roma reagisce al 63' con El Shaarawy ma torna subito in svantaggio. Orsolini (66') riporta avanti gli ospiti e Karlsson (77') completa il tris per la squadra di Italiano. El Shaarawy accorcia le distanze all'82' ma non evita il k.o. che rischia di far calare il sipario sull'avventura di Juric nella capitale.
Juric sceglie Dovbyk al centro dell'attacco, con Soulé e Pisilli a supporto. Cristante e Koné in mediana, Celik ed El Shaarawy sulle fasce. Fuori gioco Dybala e Pellegrini. Dall'altra parte Italiano opta in avanti per Castro e Odgaard, con Orsolini e Ndoye sulle corsie esterne.
Gara molto equilibrata e bloccata in avvio. Nei primi 20' nessun pericolo, poi al 21' Bologna pericoloso con un'iniziativa sulla destra di Orsolini ma sul tiro-cross, Ndoye in spaccata non arriva in tempo per la deviazione e si fa male scontrandosi sul palo e viene sostituito. Al 25' il Bologna passa: sul corner di Orsolini, flipper in area, l'ultima deviazione da pochi passi dalla porta è di Castro per l'1-0 con la difesa giallorossa imbambolata.
La Roma prova a reagire ma è anche sfortunata. Al 30' Koné va via sulla sinistra e mette al centro, Soulé segue l'azione e in caduta conclude di sinistro mandando il pallone sulla traversa. La Roma continua a spingere e ci prova prima con Mancini di testa e poi con Soulé senza fortuna. Bordata di fischi dell'Olimpico al termine del primo tempo.
Ad inizio ripresa con la Roma che non riesce a rendersi pericolosa Juric prova con la seconda punta inserendo Shomurodov per Soulé. Al 60' ci prova El Shaarawy su punizione ma esce di poco sopra la traversa. Il tecnico prova poi la carta Dahl e Baldanzi. Al 63' è El Shaarawy a trovare lo stacco giusto di testa su cross di Mancini per l'1-1. Ma il pari dura poco. Al 66' in contropiede Orsolini con una deviazione di Angelino batte Svilar per l'1-2 dei rossoblù.
La Roma tenta di reagire e al 70' Ndicka di prima intenzione ci prova ma Skorupsky si salva in due tempi. Al. 72' il Bologna trova il terzo gol con Dallinga ma il Var annulla per un tocco di mano. Il tris rossoblù però arriva poco dopo. Al 77' Karlsson scappa via sulla sinistra e batte Svilar per l'1-3. Sussulto della Roma all'82' con El Shaarawy, uno dei pochi a non arrendersi, che trova l'incrocio dei pali, la doppietta personale per il 2-3. Occasione nel finale della Roma ma Dovbyk non trova la palla sul servizio di Shomurodov. Boato di fischi per l'ennesimo ko della stagione.
- 17:06 - Webuild firma contratto da un miliardo di euro con metropolitana di Melbourne
Milano, 10 nov. (Adnkronos) - Nuovo progetto di mobilità sostenibile per Webuild in Australia: il Gruppo, leader della joint-venture “Terra Verde”, ha firmato il contratto del valore complessivo di 1,7 miliardi di dollari australiani (circa un miliardo di euro) per la progettazione e la costruzione del lotto “Tunnels North” del Suburban Rail Loop (SRL) East, progetto destinato a trasformare il trasporto pubblico di Melbourne, a supporto della forte crescita attesa della città nei prossimi anni. Il Suburban Rail Loop, di cui la tratta “East” è parte, migliorerà l’efficienza dei trasporti per oltre l’80% dei cittadini, contribuendo a eliminare oltre 600mila viaggi in auto ogni giorno.
Webuild, con una quota pari al 33,5%, guida la joint-venture che realizzerà il lotto in un consorzio internazionale con GS E&C della sudcoreana GS Group e con Bouygues Construction Australia della francese Bouygues. La stessa joint-venture era già stata nominata preferred bidder lo scorso luglio.
Commissionato dalla Suburban Rail Loop Authority, il contratto prevede lo scavo di due tunnel paralleli, lunghi ognuno circa 10 chilometri, tra le future stazioni di Box Hill e Glen Waverley, e la realizzazione di 39 tunnel secondari di collegamento e di strutture funzionali alla realizzazione di due future stazioni. Il progetto prevede anche lo scavo di due pozzi di accesso e di un pozzo di emergenza e per la ventilazione. Per lo scavo dei tunnel è previsto l’impiego di TBM (Tunnel Boring Machine), grandi talpe meccaniche che permetteranno lo scavo meccanizzato delle gallerie.
Il Suburban Rail Loop è una linea ferroviaria orbitale di 90 chilometri che contribuirà a supportare la trasformazione in corso della città, garantendo più trasporti e possibilità di espansione delle aree abitate. La prima fase di questo progetto, il Suburban Rail Loop East, è attualmente in costruzione, con previsione di avvio dello scavo delle gallerie nel 2026 e di messa in esercizio nel 2035.
La presenza del Gruppo nella città di Melbourne ha radici storiche, con la realizzazione negli anni ’80 di gran parte dei tunnel e delle stazioni del Melbourne Underground Rail Loop (MURL), aperta al pubblico nel 1985. Sempre a Melbourne, il Gruppo sta lavorando allo scavo dei tunnel del North East Link, importante tratta della rete autostradale della città. Con il nuovo progetto parte del SRL, il Gruppo Webuild mette ancora una volta in campo nella città la sua leadership mondiale dello scavo in sotterraneo, con un parco di 63 TBM tra quelle in montaggio, ordinate e da ordinare per i progetti pianificati, di cui 16 sono già operative sui diversi cantieri nel mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, insieme a centinaia di specialisti nel tunneling di decine di nazionalità.
Il Gruppo è oggi nella Top 5 dei contractor internazionali in Australia secondo la classifica ENR, in un percorso in crescita grazie alla realizzazione di progetti strategici a supporto dei programmi di transizione energetica del paese. Con la sua controllata australiana Clough, Webuild sta infatti lavorando a progetti in tutta l’Australia e si sta espandendo anche in nuovi settori.
A Sydney, Webuild sta partecipando allo sviluppo della linea ferroviaria che arriverà al Western Sydney International Airport, il più grande progetto in PPP (Public-Private Partnership) nel New South Wales, stato in cui Webuild e Clough stanno realizzando anche Snowy 2.0, il più grande progetto per la produzione di energie rinnovabili in costruzione nel paese. In Western Australia, il Gruppo sta realizzando uno degli impianti di urea per la produzione di fertilizzanti più grandi al mondo e il progetto per il potenziamento del processo di trattamento dei fanghi dell’impianto per il trattamento delle acque reflue più grande dello stato.
- 16:17 - Cancro alla mammella, Cinieri (Fondazione Aiom): "Test genomici evitano chemioterapie inappropriate"
Roma, 10 nov. (Adnkronos Salute) - Nel 2023 in Italia sono stati stimati 55.900 nuovi casi di carcinoma della mammella, il più frequente in tutta la popolazione e la prima causa di morte per tumore tra le donne. Una neoplasia che – grazie ai progressi scientifici - fa registrare una sopravvivenza a 5 anni pari all’88%. Tuttavia, la recidiva del tumore al seno può verificarsi anche dopo 20 anni dalla diagnosi iniziale. Da qui, "l’importanza dei test genomici che aiutano gli oncologi a scegliere la terapia più adeguata per ridurre il rischio che il tumore si ripresenti nella paziente operata e, al tempo stesso, consentono risparmi per il Servizio sanitario nazionale". Così il presidente di Fondazione Aiom Saverio Cinieri durante la presentazione del primo Osservatorio sui test genomici in occasione del 26esimo Congresso nazionale dell’Associazione italiana oncologia medica che si chiude oggi a Roma.
I test genomici, infatti, per alcune pazienti già operate di tumore alla mammella consentono di prevedere il rischio di recidiva e, quindi, di escludere la chemioterapia in aggiunta all’ormonoterapia, evitando inutili tossicità. "La diminuzione dell’utilizzo improprio della chemioterapia si traduce in un beneficio clinico per le pazienti che non vengono più esposte a un eccesso di trattamento e al relativo rischio di tossicità, con un miglioramento della qualità di vita - fa notare l'oncologo - oltre ad avere un impatto favorevole sulla spesa sanitaria, che rappresenta un elemento fondamentale, con cui anche noi clinici dobbiamo confrontarci".
Il "costo medio dei cicli di chemioterapia ammonta, infatti, a più di 7.000 euro per ogni paziente – ricorda Cinieri - mentre quello di ciascun test genomico è pari a poco meno di 2.000 euro, rimborsabili dal Ssn e a costo zero per la paziente. Nel 2023 si stima siano state eseguite in tutta Italia 9mila analisi molecolari, mentre le pazienti candidabili ai test sono circa 13mila". Con l’Osservatorio "vogliamo individuare quali sono le zone d’ombra e le criticità - evidenzia il presidente di Fondazione Aiom - se il mancato utilizzo di questi test sia da attribuire all’oncologo o ad un problema burocratico, e come possiamo colmare il gap a livello nazionale visto che Regioni come la Lombardia da anni utilizzano i test genomici, mentre altre fanno ancora fatica".
Inoltre, "questi test possono consentire di individuare le pazienti in cui la chemioterapia è necessaria e in cui non verrebbe eseguita senza queste analisi". L’Osservatorio dunque "vuole contribuire a un utilizzo più ampio e consapevole dei test genomici e a una loro migliore conoscenza. Sarà realizzata anche una campagna social con video interviste e talk show" conclude.
- 16:17 - Cancro alla mammella, Cinieri (Fondazione Aiom): "Test genomici evitano chemioterapie inappropriate"
Roma, 10 nov. (Adnkronos Salute) - Nel 2023 in Italia sono stati stimati 55.900 nuovi casi di carcinoma della mammella, il più frequente in tutta la popolazione e la prima causa di morte per tumore tra le donne. Una neoplasia che – grazie ai progressi scientifici - fa registrare una sopravvivenza a 5 anni pari all’88%. Tuttavia, la recidiva del tumore al seno può verificarsi anche dopo 20 anni dalla diagnosi iniziale. Da qui, "l’importanza dei test genomici che aiutano gli oncologi a scegliere la terapia più adeguata per ridurre il rischio che il tumore si ripresenti nella paziente operata e, al tempo stesso, consentono risparmi per il Servizio sanitario nazionale". Così il presidente di Fondazione Aiom Saverio Cinieri durante la presentazione del primo Osservatorio sui test genomici in occasione del 26esimo Congresso nazionale dell’Associazione italiana oncologia medica che si chiude oggi a Roma.
I test genomici, infatti, per alcune pazienti già operate di tumore alla mammella consentono di prevedere il rischio di recidiva e, quindi, di escludere la chemioterapia in aggiunta all’ormonoterapia, evitando inutili tossicità. "La diminuzione dell’utilizzo improprio della chemioterapia si traduce in un beneficio clinico per le pazienti che non vengono più esposte a un eccesso di trattamento e al relativo rischio di tossicità, con un miglioramento della qualità di vita - fa notare l'oncologo - oltre ad avere un impatto favorevole sulla spesa sanitaria, che rappresenta un elemento fondamentale, con cui anche noi clinici dobbiamo confrontarci".
Il "costo medio dei cicli di chemioterapia ammonta, infatti, a più di 7.000 euro per ogni paziente – ricorda Cinieri - mentre quello di ciascun test genomico è pari a poco meno di 2.000 euro, rimborsabili dal Ssn e a costo zero per la paziente. Nel 2023 si stima siano state eseguite in tutta Italia 9mila analisi molecolari, mentre le pazienti candidabili ai test sono circa 13mila". Con l’Osservatorio "vogliamo individuare quali sono le zone d’ombra e le criticità - evidenzia il presidente di Fondazione Aiom - se il mancato utilizzo di questi test sia da attribuire all’oncologo o ad un problema burocratico, e come possiamo colmare il gap a livello nazionale visto che Regioni come la Lombardia da anni utilizzano i test genomici, mentre altre fanno ancora fatica".
Inoltre, "questi test possono consentire di individuare le pazienti in cui la chemioterapia è necessaria e in cui non verrebbe eseguita senza queste analisi". L’Osservatorio dunque "vuole contribuire a un utilizzo più ampio e consapevole dei test genomici e a una loro migliore conoscenza. Sarà realizzata anche una campagna social con video interviste e talk show" conclude.
- 13:08 - Cancro alla mammella, La Verde (Aiom): "Test genomici ci aiutano su scelta terapie"
Roma, 10 nov. (Adnkronos Salute) - "Per il cancro alla mammella, che resta il più diffuso e la prima causa di morte per tumore tra le donne, i test genomici aiutano noi oncologi a scegliere la migliore terapia per ridurre il rischio della recidiva di tumore nella paziente operata. Dopo l'intervento chirurgico al seno, il team multidisciplinare che lavora nella Breast Unit, valuta l’esame istologico e definisce qual è il rischio che il tumore si ripresenti. Nelle pazienti il cui tumore esprime i recettori per gli estrogeni, è possibile effettuare una terapia di riduzione del rischio a base di ormonoterapia e chemioterapia. Le pazienti ad alto rischio è bene che ricevano entrambi i trattamenti. Quelle a basso rischio possono, invece, essere trattate solo con l’ormonoterapia che comunque ha effetti collaterali da gestire, tra cui dolori osteoarticolari e osteoporosi". Così all’Adnkronos Salute Nicla La Verde del Direttivo nazionale Aiom durante la presentazione del primo Osservatorio sui test genomici in occasione del 26esimo Congresso nazionale dell’Associazione italiana oncologia medica che si chiude oggi a Roma.
"Per le pazienti a rischio intermedio – spiega La Verde - è molto importante effettuare un test genomico che vada a vedere i geni del tumore e ne definisca meglio l’aggressività, in modo da evitare la chemioterapia, ed effettuare solo un’ormonoterapia. In questo modo la paziente non avrà effetti collaterali della chemio (alopecia, nausea, stanchezza), risparmierà tempo per gli accessi in ospedale, avrà una migliore qualità di vita e, al tempo stesso, il Ssn risparmierà i costi diretti e indiretti di un trattamento che nel caso specifico risulta superfluo".
Obiettivo del primo Osservatorio sui test genomici, promosso da Aiom, "è monitorare il ricorso a queste analisi molecolari in Italia poiché il loro utilizzo potrebbe non essere omogeneo su tutto il territorio nazionale" conclude.
- 12:13 - **Mattarella: 'novità scientifiche entusiasmanti, serve concordia mondiale per regole comuni'**
Pechino, 10 nov. (Adnkronos) - "Le novità che vi sono sul piano scientifico sono entusiasmanti, bisogna fare in modo che non vengano usate in maniera perversa" ma "a beneficio delle persone. Questo richiede regole comuni nel mondo, che richiederebbero una convergenza, una concordia che in questo momento non abbiamo, che dobbiamo assolutamente recuperare". Lo ha ribadito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso di un'intervista all'emittente cinese Cgtn nel programma 'Leaders talk'.