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Cronaca - 19 Settembre 2024
“Sono stato un’ora sul tetto di casa, è stato l’inferno”: le testimonianze da Bagnacavallo dopo l’alluvione
La Playlist Cronaca
- 14:38 - Mo: 2 persone morte nel nord di Israele per lancio razzi Hezbollah (2)
(Adnkronos) - Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi che ha ucciso l'uomo e la donna a Kiryat Shmona, precisando di aver colpito un "raduno di forze nemiche israeliane" nella città di confine in gran parte evacuata. Secondo quanto riportato dai media ebraici, le vittime sarebbero una coppia che stava passeggiando con i propri cani.
Secondo quanto affermato dai vigili del fuoco e dal servizio di soccorso, i razzi hanno provocato incendi in diversi edifici della città e cinque squadre sono al lavoro per spegnerli.
- 14:35 - Dieta mediterranea negli asili nido, impegno di pediatri e nutrizionisti
Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - Incoraggiare le Regioni a dotarsi di specifici strumenti di indirizzo per l'alimentazione dei bambini nelle scuole dell'infanzia - sulla scia del percorso virtuoso avviato ad esempio da Regione Lombardia - ma fare in modo al contempo, attraverso vere e proprie linee guida nazionali, che in tutta Italia si seguano principi comuni, condivisi e validati dalla comunità scientifica, per valorizzare anche la dieta mediterranea e la filiera agroalimentare italiana. E' l'appello rivolto alle istituzioni dai massimi esperti di pediatria e nutrizione convenuti oggi a Roma, che hanno contestualmente assunto l'impegno di dar vita a un tavolo di lavoro finalizzato alla definizione delle linee guida in materia. Una bussola - riporta una nota - non solo per le Regioni, ma anche per tutti i provveditorati e le istituzioni scolastiche che vorranno offrire ai bambini delle scuole dell'infanzia una dieta conforme alle più avanzate evidenze scientifiche sull'alimentazione pediatrica. L'iniziativa è stata annunciata in Senato, nel corso della conferenza stampa 'Da buone pratiche regionali a linee guida nazionali sull'alimentazione dei bambini negli asili nido', promossa dal vice presidente del Senato Gian Marco Centinaio.
"Ho voluto promuovere questa iniziativa in Senato perché credo che le istituzioni debbano prestare il massimo dell'attenzione a tutto ciò che riguarda la tutela della salute, a partire dai più piccoli. Il benessere di un adulto, infatti, nasce dalle buone pratiche che si imparano da bambini. E' importante allora che i pediatri, le imprese e tutti gli attori coinvolti aiutino le famiglie a insegnare la prevenzione e la corretta alimentazione - ha affermato Centinaio - La mia esperienza mi porta poi ad apprezzare l'impegno nel promuovere la dieta mediterranea e, in particolare, il Made in Italy agroalimentare. Non si tratta solo di difendere i nostri prodotti, i nostri agricoltori e la nostra industria alimentare, ma di promuovere stili di vita e abitudini nutritive che fanno bene e ci permettono di essere tra i popoli più longevi e in buona salute sulla Terra".
"Noi pediatri - ha dichiarato Gianluigi Marseglia, direttore della Clinica Pediatrica dell'Università degli Studi di Pavia, Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, e direttore della Scuola di specializzazione in Pediatria dell'Università di Pavia, nonché presidente del Collegio nazionale dei direttori delle Scuole di Pediatria - consideriamo la nostra professione come un impegno sociale per il benessere dei bambini e degli adolescenti. In sinergia con altri esperti in materia, il pediatra del futuro sarà sempre più una 'sentinella': non solo per sconfiggere le malattie, ma direi soprattutto per conservare e difendere la salute, dalla nascita fino ai 18 anni; e lavorerà al fianco di istituzioni, aziende e famiglie per tenere alta l'attenzione sui rischi, sia a breve che a lungo termine, legati a tutti gli stili di vita non corretti, a partire da un'alimentazione poco bilanciata, o comunque non adeguata, fin dai primi giorni di vita Riteniamo quindi che faccia parte dei nostri compiti istituzionali un preciso impegno nella stesura di linee guida nazionali per l'alimentazione dei bambini nelle scuole dell'infanzia. Un'iniziativa condivisa, per la quale ringraziamo il vice presidente Centinaio, da sempre al nostro fianco nella promozione di un'alimentazione sicura per i più piccoli".
"I bambini hanno esigenze nutrizionali specifiche, che non sono quelle di un piccolo adulto. Basti pensare alle enormi quantità di pesticidi e contaminanti che un bambino potrebbe assumere, in relazione al suo peso, se consumasse cibi destinati all'alimentazione dei più grandi - ha spiegato Ruggiero Francavilla, professore ordinario di Pediatra presso il Dipartimento interdisciplinare di Medicina (Dim) e responsabile dell'Unità operativa semplice di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione pediatrica presso l'Azienda universitaria ospedaliera del Policlinico di Bari - Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII - Esiste proprio per questo una normativa specifica, che disciplina la produzione di alimenti destinati alla fascia di età 0-3 anni, volta a ridurre al massimo il rischio di esposizione a sostanze nocive. E per questa stessa ragione tutti gli alimenti commercializzati come 'baby food' rispettano standard di sicurezza e di qualità rigorosi, e sono sottoposti a controlli severi. Tutti requisiti di gran lunga più stringenti rispetto, ad esempio, a quelli del biologico. A fronte di una disciplina così esigente per la produzione di alimenti per i bambini più piccoli, è paradossale che non esistano ancora precise linee guida nazionali a indirizzare le scelte in materia nella scuola dell'infanzia: un luogo in cui i più piccoli consumano migliaia di pasti, e in cui al contempo dovrebbero imparare a mangiare correttamente".
"Essendo l'Italia ricca di tradizioni enogastronomiche, è fisiologico che vi siano differenze da Nord a Sud nell'alimentazione dei bambini, a casa come negli asili nido - ha rilevato Ersilia Troiano, presidente dell'Associazione scientifica alimentazione, nutrizione e dietetica (Asand). Ma proprio per tutelare la sicurezza del bambino, è fondamentale che a livello nazionale sia definito un set di principi fondamentali per l'alimentazione dei più piccoli: senz'altro per dare indicazioni omogenee agli enti locali preposti, affinché ad esempio acquistino alimenti adeguati attraverso i relativi bandi di gara, ma anche per fare in modo che, attraverso l'alimentazione scolastica, anche i bambini e le loro famiglie acquisiscano conoscenze corrette per mangiare in modo sano e nutrizionalmente adeguato. Da questo punto di vista, la presenza di noi dietisti a questo tavolo rappresenta una garanzia della concretezza e dell'utilità applicativa delle linee guida che vedranno la luce; perché le scuole e le famiglie hanno bisogno non soltanto di indicazioni scientificamente validate, ma anche di esempi concreti su cibi sicuri e bilanciati".
A proposito delle garanzie offerte dagli alimenti italiani, è intervenuto in conferenza stampa Alessandro Apolito, responsabile Area economica di Coldiretti: "Riteniamo fondamentale - ha detto - che gli alimenti di cui si nutrono i bambini nei primi anni di vita provengano da materie prime italiane, in quanto la nostra filiera agroalimentare assicura i più elevati standard qualitativi e di sicurezza, garantiti da disciplinari e controlli che non sono replicati da nessun'altra filiera a livello internazionale. Per questo siamo molto soddisfatti dell'iniziativa promossa dai massimi esperti in pediatria e nutrizione convenuti oggi in Senato, con l'obiettivo di elaborare un documento di indirizzo nazionale sull'alimentazione dei bambini più piccoli. Come Coldiretti, saremo lieti di collaborare con le istituzioni per portare avanti concretamente questo progetto, offrendo anche alle scuole dell'infanzia volumi crescenti di materie prime provenienti dalla filiera italiana".
"Dalla firma del protocollo d'intesa del 2019, con l'allora ministro per le Politiche agricole Gian Marco Centinaio, Plasmon si è impegnata a collaborare con i principali attori del settore per attivare una vera e propria filiera agroalimentare italiana dedicata ai bambini - ha evidenziato Luigi Cimmino Caserta, Responsabile Affari istituzionali di Kraft Heinz- Plasmon - Non ci siamo dedicati solo alla produzione di alimenti 'Made in Italy' caratterizzati dai più alti standard di sicurezza e di qualità, ma anche alla promozione di una serie di iniziative di comunicazione, rivolte alle famiglie e alle istituzioni, tutte orientate a un unico obiettivo: promuovere cultura e consapevolezza sull'importanza dell’alimentazione nei primi mille giorni di vita, un determinante di salute fondamentale per i bambini di oggi e per gli adulti di domani, che può trovare nella dieta mediterranea e nella filiera italiana un alleato insostituibile".
- 14:34 - Asand: "Ristorazione al nido cenerentola ma fondamentale per bambini"
Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - "La scuola, l'asilo nido, i servizi educativi sono una seconda casa per i bambini perché qui vivono la gran parte della loro giornata fino al pomeriggio. E in questa seconda casa mangiano, crescono, imparano, acquisiscono abilità, conoscenze e competenze. Tuttavia, la ristorazione scolastica è ancora oggi una 'cenerentola' perché un servizio offerto nella quasi totalità dei casi in appalto dai Comuni, dagli enti locali nel contesto dei servizi scolastici". Lo ha detto Ersilia Troiano, presidente dell'Associazione scientifica alimentazione, nutrizione e dietetica (Asand) intervendo questa mattina alla conferenza stampa 'Da buone pratiche regionali a linee guida nazionali sull'alimentazione dei bambini negli asili nido', promossa a Palazzo Madama dal vice presidente del Senato, Gian Marco Centinaio. Partendo dal percorso virtuoso avviato da Regione Lombardia, i massimi esperti di pediatria e nutrizione si sono confrontati con istituzioni, società scientifiche, esperti e aziende sul miglior modello di alimentazione dei bambini da 0 a 3 anni, con l'obiettivo di sviluppare al più presto Linee guida nazionali all'insegna del 'Made in Italy'.
"La ristorazione scolastica nasce tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento come uno strumento per garantire ai bambini almeno un pasto sicuro al giorno - ricorda Troiano - Oggi, invece, la sua connotazione è fortemente orientata all'educazione, alla conoscenza e all'acquisizione di gusti e di sapori e delle tradizioni gastronomiche".
A livello locale, "tante Regioni hanno redatto documenti teorico-scientifici per l'elaborazione di tabelle dietetiche e menù differenziati - sottolinea Troiano - Indubbiamente questi documenti hanno il pregio di voler indirizzare le amministrazioni locali e gli enti appaltanti nella giusta direzione. Tra l'altro, il confronto con le realtà internazionali promuove i servizi di ristorazione italiani che sono di altissima qualità, a partire dalle derrate alimentari. Però dobbiamo fare uno sforzo in più affinché l'alimentazione sia al centro del progetto educativo dell'asilo nido". Infine, "nonostante la ristorazione sia nata come strumento di tutela sociale", oggi secondo "i rapporti di Save the Children nelle nostre società ricche e industrializzate una fetta della popolazione pediatrica accede alla mensa per l'unico pasto equilibrato della giornata, e questo è un aspetto su cui dobbiamo riflettere", conclude.
- 14:30 - Francavilla (UniBa): "Bimbo non è piccolo adulto, assorbe più contaminanti"
Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - "Il bambino non è un piccolo adulto perché, proprio per la sua costituzione, lui cresce e per crescere ha bisogno che alcune funzioni del suo organismo funzionino maggiormente. Ad esempio, assorbe molto meglio i nutrienti, ma anche i contaminanti, meglio e molto più di un adulto". Lo ha detto Ruggiero Francavilla, professore ordinario in Pediatra, Dipartimento interdisciplinare di Medicina (Dim) e responsabile Unità operativa semplice di Gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica Azienda universitaria ospedaliera Policlinico di Bari, ospedale pediatrico Giovanni XXIII, oggi nel corso di un incontro al Senato in cui esperti della nutrizione e istituzioni si sono confrontati sul miglior modello di alimentazione dei bambini da 0 a 3 anni, con l'obiettivo di sviluppare al più presto Linee guida nazionali all’insegna del 'Made in Italy'.
"Il bambino - illustra lo specialista - ha un rene che non funziona al 100%, quindi tanti contaminanti non riesce praticamente a espellerli. Ha anche un fegato che non metabolizza bene, per cui ci mette più tempo a eliminarli. In rapporto al suo volume, un bambino mangia e beve molto più di un adulto, perché le quantità rapportate al suo peso sono sicuramente maggiori. Questo vuol dire che, quando assume un alimento che contiene pesticidi, questi rimangono nel suo organismo, quindi il livello di contaminazione del suo organismo si alza. In ambito pediatrico, abbiamo delle finestre di vulnerabilità. Sono momenti in cui alcuni organi stanno crescendo. Il cervello, ad esempio, si sviluppa per il 90% nei primi 2 anni di vita. Se interveniamo male in questi momenti, il bambino potrebbe avere problemi a lungo termine. Dobbiamo quindi trasformare le finestre di vulnerabilità in finestre di opportunità, agendo correttamente in questa fase della vita per garantire la salute futura".
A tale proposito, "uno studio su Lancet sui problemi del neurosviluppo, che si stanno verificando a causa dell'assorbimento lento di sostanze che non dovrebbero entrare nel nostro organismo - illustra Francavilla - mostra che negli Stati Uniti, a causa dei pesticidi, in 5 anni si perdono 17 milioni di punti di quoziente intellettivo (Qi). Questi dati ci fanno capire quanto sia importante sapere cosa diamo da mangiare ai nostri bambini. Se mi contamino oggi, nessuno vedrà gli effetti di questa contaminazione. Ma se si contamina un bambino fin dalla gravidanza o nei primi anni di vita, gli effetti negativi potranno manifestarsi nei successivi 20-30 anni".
"Il biologico è certamente un buon punto di partenza, ma non garantisce la qualità richiesta per i baby food. Il baby food, infatti, offre una garanzia assoluta, poiché vengono effettuati controlli sia sul prodotto finito sia sulla materia prima. E' quindi fondamentale promuovere una filiera italiana dedicata ai bambini. E' stato dimostrato che, confrontando un pacco di pasta etichettato come 'Italia' con uno che indica 'provenienza Ue/non Ue', la probabilità di trovare pesticidi è molto più alta nei prodotti non italiani. La possibilità di avere un prodotto completamente privo di contaminanti è del 60% se l'origine è italiana, ma scende al 20% se l'origine è Ue o non Ue" aggiunge Francavilla. "Spesso capita che le mamme mi dicano che il loro bambino mangia biologico - racconta - Devo chiarire che, purtroppo, il biologico è una garanzia di processo: durante la produzione non devono essere utilizzati pesticidi, ma nulla vieta che, se accanto al campo biologico c'è un campo trattato con pesticidi, questi possano contaminare anche il biologico. Nessuno controllerà la presenza di residui di pesticidi nel prodotto biologico, e questo diventa ancora più problematico se si considerano i contaminanti naturali, come i metalli pesanti. Il regolamento, il 1881/2006, sancisce che i bambini, fino a 3 anni, dovrebbero avere un'alimentazione completamente differente rispetto agli adulti. Questo significa zero pesticidi, cioè sotto il limite di rilevazione degli strumenti, micotossine 3 volte inferiori rispetto alla popolazione adulta e assenza di metalli pesanti - illustra il professore - Se però un campo biologico è contaminato da metalli pesanti, tali metalli, che rimangono nel terreno per lunghi periodi, possono contaminare anche il prodotto finale".
Lo stesso "vale anche per le micotossine, prodotte da funghi che si sviluppano soprattutto in aree piovose e umide come il Canada - precisa l'esperto - Queste micotossine possono contaminare il frumento e sono resistenti al calore, quindi permangono nel prodotto finale. Il biologico, dunque, non protegge da tutto questo. E' stato dimostrato che il biologico riduce del 40% la concentrazione di pesticidi, ma per i bambini serve molto di più: non possono ricevere pesticidi e devono consumare alimenti con micotossine a valori molto più bassi. Uno studio del professor Alberto Ritieni ha testato diversi prodotti e ha riscontrato che il 25% di quelli destinati al normale consumo presentava valori di micotossine non adatti ai bambini, e alcuni - conclude - erano addirittura promossi per il consumo infantile".
- 14:17 - **Automotive: 25 ottobre proclamato sciopero nazionale 8 ore di addetti filiera**
Roma, 9 ott. - (Adnkronos) - Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil proclamano, per il 25 ottobre, uno sciopero nazionale di 8 ore degli addetti della filiera automotive. “In Italia - dichiarano i sindacati in una nota congiunta -le lavoratrici e i lavoratori della componentistica non meccanica legata alla filiera industriale dell’automotive sono 45mila, ad essi vengono applicati i contratti collettivi nazionali di lavoro, ed esattamente per l’85% il Ccnl Gomma plastica Industria e per il 15% i Ccnl Smi, Pelli e Cuoio, Vetro, Chimica, Gomma plastica Confapi”.
“È fortissima – proseguono i sindacati - la preoccupazione per la profonda crisi che sta colpendo il settore, in particolare rispetto alle aziende che lavorano prevalentemente per Stellantis. Quest’ultima sta chiedendo alla prima fascia di fornitori di delocalizzare le produzioni in Marocco e Tunisia, dopo che negli anni scorsi sono stati progressivamente spostati volumi nell’Est Europa. Migliaia di lavoratrici e lavoratori convivono oggi con un basso reddito, a causa dei licenziamenti e di un utilizzo massiccio di ammortizzatori sociali, in molti casi in esaurimento. Su di loro grava un’enorme incertezza per il futuro occupazionale e familiare. Per questo motivo indiciamo la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della filiera dell’auto, proclamando 8 ore di sciopero per il giorno 25 ottobre 2024”, concludono Filctem, Femca, Uiltec. Nei prossimi giorni saranno indicate le modalità di partecipazione alla mobilitazione
- 14:15 - Csr, Tondi (Ikea Italia): "Cultura e governance nella nostra strategia di sostenibilità"
Milano, 9 ott. (Adnkronos) - "La campagna del 2011 per l'apertura dello store di Catania, nella quale si diceva che eravamo aperti a tutte le famiglie, intendendo anche le famiglie omosessuali, è indicativa di un certo tipo di cultura, che è estremamente consistente e strutturata in Ikea".
Lo ha detto Laura Tondi, sustainability manager di Ikea Italia, intervenendo al panel 'Esg tra social e washing: quando la sostenibilità diventa un diversivo', durante il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso a Milano.
"Il concetto della cultura, per noi, è fondamentale -spiega Tondi-; la svedesità che ci contraddistingue, in questo senso, rappresenta nettamente un vantaggio competitivo, in un contesto un po' più lento. Chiaramente questo non può essere l’unico elemento perché sarebbe una bellissima presa di posizione valoriale e culturale, ma poi bisogna effettivamente dare della consistenza e della struttura. Ecco perché il secondo elemento che aggiungerei è il 'setup organizzativo' e la governance, cioè una strategia di sostenibilità che sia chiara e strutturata, che abbia degli obiettivi e che abbia anche delle persone e delle figure di riferimento, così come abbiamo noi in Ikea".
- 14:05 - Marseglia (UniPv): "Dieta è terapia appannaggio di noi pediatri"
Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - "Investire in politica sanitaria nei primi anni del bambino porta a un miglioramento della vita negli anni successivi. Chi mangia bene sin dalla tenera età, anche a scuola, non andrà incontro al diabete, non avrà la sindrome metabolica, cioè ipertensione, fegato grasso, non diventerà mai un soggetto obeso. La dieta deve essere considerata a tutti gli effetti una terapia, che è appannaggio assoluto del pediatra". Lo ha detto Gianluigi Marseglia, direttore della Clinica Pediatrica dell'Università degli Studi di Pavia, Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, e direttore della Scuola di specializzazione in Pediatria dell'Università di Pavia, nonché presidente del Collegio nazionale dei direttori delle Scuole di Pediatria, intervendo questa mattina al Senato in occasione della conferenza stampa 'Da buone pratiche regionali a linee guida nazionali sull'alimentazione dei bambini negli asili nido', promossa dal vice presidente del Senato Gian Marco Centinaio.
Marseglia ha ricordato che l'Italia è "il terzo Paese in Europa per numero di bambini in sovrappeso o obesi. Per questo motivo, gli oltre 4.000 giovani pediatri che si stanno formando nelle scuole di specializzazione sono orientati verso la nutrizione trasversale nel corso dell'età evolutiva. E questo perché la nutrizione è una terapia patrimonio culturale del pediatra". Poi, "ovviamente, l'obiettivo da un punto di vista nutrizionale è quello di creare una rete comune. Non è possibile che esistano differenziazioni anche gestionali nella ristorazione scolastica tra diverse regioni", conclude.