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Ladro investito e ucciso, quello che non torna nella versione di Cinzia Dal Pino. Il gip: “Omicidio. Potrebbe rifarlo”

Ladro investito e ucciso, quello che non torna nella versione di Cinzia Dal Pino. Il gip: “Omicidio. Potrebbe rifarlo”
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“Potrebbe rifarlo”. C’è anche questa motivazione alla base del provvedimento del giudice per le indagini preliminari di Lucca che – pur non convalidando il fermo – ha emesso una ordinanza di custodia cautelare per Cinzia Dal Pino, la donna di Viareggio accusata di avere investito e ucciso volontariamente con il suo Suv un algerino di 47 anni, Said Malkoun, che domenica sera le aveva rubato la borsa alla Darsena. L’imprenditrice, che da ieri pomeriggio è tornata a casa, davanti al giudice ha sostenuto che non voleva ammazzare l’uomo ma solo recuperare la sua borsa. Dopo l’investimento la donna è tornata al ristorante per un restituire un ombrello preso in prestito e pur essendo tornata in possesso del telefono non ha chiamato le forze dell’ordine. Ci sono diversi aspetti che non tornano nel racconto della donna rispetto alla ricostruzione preliminare.

Parole e immagini – Le sue dichiarazioni appaiono in contrasto con le immagini di un video (guarda qui) in cui si vede il suv centrare l’uomo due volte, passando sul corpo quattro volte. La conducente l’ha investito, ha fatto marcia indietro e quindi investito nuovamente lo straniero. Secondo il giudice si è trattato di omicidio volontario e c’è il rischio che possa ripetere nuovamente il reato. Però il rischio di reiterazione del reato si può scongiurare con una misura alternativa al carcere. Per questo il giudice ha disposto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. La Procura di Lucca guidata da Domenico Manzione aveva chiesto la misura cautelare anche per il pericolo di fuga ma il gip ha ritenuto che l’unico vero rischio sia la reiterazione del reato. L’imprenditrice ha dichiarato che l’uomo l’aveva minacciata dicendo di aver un coltello in tasca, ma la lama non è stata trovata e che non le era stato possibile chiamare le forze dell’ordine dopo il furto perché nella borsa aveva le chiavi di casa e i documenti. Per l’avvocato Enrico Marzaduri è andata oltre la sua volontà per questo la difesa sosterrà l’omicidio preterintenzionale.

La ricostruzione della serata – La donna era stata a cena con sei amici in un ristorante. Alle 23 è andata da sola al parcheggio vicino dove aveva lasciato la Mercedes Gla. Appena salita in auto si è avvicinato il ladro, il furto della borsa e dopo 200 metri l’investimento. A terra l’uomo ferito gravemente. Ad accorgersi di quello che era accaduto, poco prima di mezzanotte, è stata una coppia che passava da via Coppino. Quando è arrivato all’ospedale Said Malkoun era già in arresto cardiaco. Sarà adesso l’autopsia disposta dalla Procura a chiarire quali lesioni agli organi interni hanno portato alla morte dell’uomo. “Nel video si vede che quando è andata via il signore era ancora vitale” ha spiegato il legale.

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