La terza giornata della festa del Fatto è entrata nel vivo con l’appuntamento delle 12.00. Sul palco della Casa del Jazz di Roma è salito Giuseppe Conte, intervistato da Luca Sommi e Paola Zanca
Qui il programma completo della festa
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Roma, 8 ott. (Adnkronos Salute) - Per il mese internazionale della prevenzione dei tumori del seno, gli Hard Rock Cafe italiani di Firenze, Roma e Venezia aderiscono come ogni anno alla raccolta fondi di Pinktober di Hard Rock International. Dalla sua creazione, Hard Rock ha raccolto nel mondo oltre 12 milioni di dollari per la ricerca sul cancro al seno, compresi 1,3 milioni raccolti nel 2023. Per tutto il mese di ottobre gli Hard Rock di tutto il mondo compresi hotel, casinò e Rock Shop organizzano eventi e promozioni speciali destinando una parte dei proventi alla Hard Rock Heals Foundation per supportare enti di beneficenza in tutto il mondo che si occupano di sensibilizzazione e ricerca sul cancro al seno.
I cafe di Firenze, Roma e Venezia aderiscono alla campagna - riporta una nota - promuovendo una serie di appuntamenti dedicati alla musica con protagonista la voce di artiste e cantanti affermate ed emergenti, inoltre, serviranno tutti i burger e i sandwich su speciali e colorati panini rosa, mentre nei rock shop sarà possibile acquistare l'iconica t-shirt di Pinktober insieme a borse, spille, felpe e altri gadget dedicati alla campagna.
L'Hard Rock di Firenze propone due serate speciali con l'accompagnamento musicale degli 80voglia venerdì 11 ottobre e i Cramberries Tribute il 18 ottobre. Sul palco del Cafe di Roma si esibiranno il 10 ottobre la dj romana Ale Ross, il 19 la band Beyontop, unica tribute band italiana di Beyoncé, il 24 la calda voce di Emma Re accompagnata dal musicista Simone Ceracchi e il 31 il dj set di Frida K. A Venezia nel cafe di Bacino Orseolo si esibiranno lunedì 7 ottobre la cantante Dani De Zan, il 17 duo acustico Stillwater, il 24 la cantante e chitarrista Giulia Tonini e venerdì 25 il duo dei The Slippers.
In onore di Pinktober, Hard Rock International organizza un eccezionale asta benefica in partnership con Lionel Messi e l'Oracle Red Bull Racing con oggetti rari ed esclusivi, dal primo ottobre al 22 novembre 2024 su Qtego. Tutti i proventi andranno a beneficio della Hard Rock Heals Foundation, sostenendo gli sforzi per la sensibilizzazione e la ricerca sul cancro al seno in tutto il mondo. L'asta di quest'anno è destinata a entrare nella storia, offrendo oggetti mai messi a disposizione del pubblico. Tra i punti salienti - riferisce la nota - l'icona globale del calcio e ambasciatore del marchio Hard Rock, Messi, donerà un paio di scarpe da calcio rosa autografate indossate durante una storica partita dell'Inter Miami CF. Un'opportunità straordinaria per i fan e i collezionisti di possedere un pezzo dell'eredità di Messi contribuendo allo stesso tempo a una causa benefica.
Oracle Red Bull Racing, partner ufficiale di ristoranti, casinò e hotel di Hard Rock, metterà all'asta attrezzature da corsa autografate, tra cui oggetti indossati da Max Verstappen e Sergio Perez. Questo equipaggiamento da corsa esclusivo sarà messo all'asta con i proventi divisi tra Wings For Life e la Hard Rock Heals Foundation e non può essere acquistato altrove. Inoltre, per promuovere ulteriormente la campagna Pinktober, il marchio Hard Rock sui veicoli del team e sulle tute dei piloti avrà un design speciale in rosa per tutto il mese di ottobre e l'inizio di novembre, unendo velocità, potenza e sinergia nella lotta contro il cancro al seno.
Roma, 8 ott. (Adnkronos) - "Meloni è bravissima a comunicare, ma fatti zero. E' una perfetta influencer. Ferragni sembrava intoccabile, poi è arrivato il pandoro. Alla Meloni potrebbe accadere la stessa cosa. Gli influencer hanno questo di bello, che a un certo punto spariscono". Così Matteo Renzi a Sky Tg24 Live In.
Roma, 8 ott. (Adnkronos) - "La Meloni ha fatto campagna acquisti e ha provato ad avere la maggioranza qualificata, prevista dalla Costituzione, senza accordo. Io denuncio la scorrettezza istituzionale di Giorgia Meloni" che "ha fatto campagna acquisti sui parlamentari di opposizione e poi ha pensato di poter eleggere il giudice di Corte Costituzionale da sola. Non si fa così". Così Matteo Renzi a Sky Tg 24 Live In.
"In un caos internazionale il presidente del Consiglio è alla ricerca di una talpa su whatsapp, di chi ha dato il suo messaggino ai giornalisti... Il presidente del Consiglio dovrebbe mantenere una postura di un certo tipo, non cercare la talpa".
Roma, 8 ott. (Adnkronos) - Dal 15 al 18 ottobre torna al Centro Internazionale Esposizione e Congressi di Villa Erba a Cernobbio, sul lago di Como, ‘ComoLake2024-The Great Challenge’, giunto ormai alla sua seconda edizione. Presentato a Roma dagli organizzatori, Erminio Fragassa, presidente Micromegas, e Raffaele Barberio di Barberio&Partners, l’evento si pone l’obiettivo di alimentare il confronto sulle politiche digitali di oggi e di domani ed essere il punto di incontro tra istituzioni, imprese e università coinvolte e interessate ai nuovi paradigmi della crescita economica dell’Italia e dell’area Euro Mediterranea nel suo complesso. Quattro giorni, oltre 160 relatori, sette aree tematiche che abbracciano tutta l’ampia rosa dell’innovazione digitale, dalle reti e infrastrutture all’intelligenza artificiale, dalla sanità digitale al capitolo energia e sostenibilità, e ancora mobilità e trasporti, banking e fintech, pubbliche amministrazioni.
Tra gli ospiti principali, una folta squadra di rappresentanti del governo, dalle ministre dell’Università Anna Maria Bernini e del Lavoro Marina Calderone ai colleghi Guido Crosetto, ministro della Difesa, Paolo Zangrillo, della Pa, Orazio Schillaci, della Salute, Adolfo Urso, delle Imprese e del Made in Italy, Andrea Abodi, dello Sport, insieme ad Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Ricco anche il parterre degli amministratori delegati, da Pietro Labriola di Tim a Luigi Ferraris, ad Fibercop, passando per Enel con il ceo Flavio Cattaneo fino a Marco Troncone, ad di Aeroporti di Roma.
Se la 'grande sfida' del mondo è l'innovazione digitale e la gestione di tutto il progresso che quest'ultima porta con sé, quella di ComoLake2024 è quindi quella di "costruire e mantenere aperto il rapporto tra Stati e le aziende del digitale che siano grandi corporation o realtà emergenti, per condividere insieme le opportunità e le responsabilità che le nuove frontiere dell’innovazione richiedono".
Roma, 8 ott. (Adnkronos) - "Oggi eravamo in piazza perché condividiamo la protesta di Cgil e Uil sul collegato al lavoro, che non solo non interviene minimamente sui salari e sulla parità retributiva tra uomini e donne, ma aumenta ancora di più la precarietà. Stiamo constestando con fermezza questo provvedimento in Aula presentando proposte alternative e oggi siamo anche fuori dal Parlamento per difendere il diritto ad un lavoro stabile e dignitoso". Così la vicepresidente Pd alla Camera Valentina Ghio, oggi in una delegazione dem al Pantheon guidata dalla capogruppo Chiara Braga, insieme ai colleghi Ferrari, Guerra e Scotto.
Palermo, 8 ott.(Adnkronos) - "Posso essere sincero? A distanza di 24 ore dalla sentenza di condanna all'ergastolo per il boss Gaetano Scotto per l'omicidio di mio zio Nino e della moglie, io provo molta rabbia. Non riesco a darmi pace, perché non ho potuto incrociare lo sguardo di mio nonno Vincenzo durante la lettura del dispositivo. Lui, e mia nonna Augusta, che per 35 anni hanno lottato per avere giustizia, dovevano sentire ieri quelle parole pronunciate dal Presidente della Corte d'Assise: 'Ergastolo". Per 35 anni hanno arato un terreno duro, arido, quale era la Palermo degli anni Novanta. Se questo processo è nato è stato soprattutto grazie a loro. Grazie alla loro tenacia e alla loro testardaggine. Ecco perché avrebbero meritato di sentire quelle parole. Non riesco a sentirmi sollevato. No. Lo sarò solo quando lo Stato avrà il coraggio processare se stesso e le mele marce che ha al suo interno. Non saremo una democrazia compiuta, senza conoscere tutta la verità sull'omicidio di mio zio". Nino Morana Agostino ha 23 anni. E' il nipote di Vincenzo Agostino, l'uomo che per 35 anni, dal giorno in cui hanno ucciso il figlio, il 5 agosto del 1989, il poliziotto Nino Agostino, e la nuora, Ida Castelluccio, incinta di 4 mesi, non si è mai più tagliato la barba. Ma Vincenzo Agostino è morto nell'aprile scorso. E ieri, alla lettura della sentenza, nel posto lasciato vacante, al bunker, c'erano le figlie, i nipoti, gli amici. "Oggi mio nonno avrebbe finalmente tagliato la barba", dice Nino Morana senza nascondere la tristezza.
Nino si laureato pochi mesi fa e oggi fa il volontario presso la cooperativa Placido Rizzotto. Il suo sogno è quello di potere entrare in Polizia, "per seguire le orme di mio zio Nino", dice. "E se non dovessi riuscirci, continuerei a fare antimafia sociale...". Ieri pomeriggio la Corte d'assise di Palermo ha emesso il verdetto, dopo 7 ore di camera di consiglio. Ergastolo per il boss Gaetano Scotto. Accolta la richiesta della procura generale. Il pg Umberto De Giglio, durante la requisitoria aveva detto che gli elementi raccolti ''in questo processo dimostrano con certezza che l'agente di polizia Antonino Agostino è stato assassinato da soggetti appartenenti a Cosa nostra''. In particolare "da Gaetano Scotto e Madonia".
Secondo la procura generale, ''Scotto ha eseguito materialmente l'omicidio come ci riferiscono concordemente Vito Lo Forte, Vito Galatolo e Oreste Pagano in base alle informazioni che gli stessi hanno appreso da fonti e in contesti diversi''. ''Tutte le direzioni delle diverse visuali dalle quali si può analizzare il duplice omicidio si incrociano proprio sulla posizione della figura di Scotto. Tutte le traiettorie probatorie ci portano a Scotto'', aveva spiegato il Pg De Giglio durante la requisitoria.
Durante il processo era anche emerso che il poliziotto Nino Agostino, che all'epoca era in servizio al Commissariato di San Lorenzo di Palermo raccoglieva informazioni sui latitanti nel territorio del mandamento di Resuttana. "Un fatto importante da risultare decisivo nella valutazione di quella che deve essere la responsabilità di chi faceva parte di questa compagine criminale", avevano spiegato le difese di parti civili, durante le arringhe.
"Ieri è stata una giornata molto intensa, io, mia mamma, siamo riusciti a sopportare la tensione grazie a tutte le persone che sono venute per aspettare la sentenza. Abbiamo avuto tanto tanto amore, e ci ha aiutato. Sono grato di averli avuti accanto". Per Nino Morana Agostino "35 anni sono troppi per quello che dovrebbe essere garantito in uno stato di diritto. I nonni hanno avuto un impatto così grande nella vita di tanti italiani. Tutti gli amici mi hanno chiamato per chiedermi se c'erano novità. Avevano ansia per il verdetto". Arrivato alle 17.16 di ieri.
Per la difesa di Scotto non si sarebbe trattato di un omicidio di mafia. Ma il delitto sarebbe stato di ben "altra natura che trae origine da ben altri rapporti". Elementi che porterebbero "alla assoluta mancanza di prova nei confronti di Scotto Gaetano. Per tali motivi concludo, così come il mio precedente difensore, chiedendo l'assoluzione di Scotto Gaetano per non aver commesso il fatto contestato", aveva detto l'avvocato di Scotto, Giuseppe Scozzola. "Un giochetto che hanno fatto per difendere l'indifendibile", dice oggi Nino Morana. Ma poi aggiunge: "Però, in parte è vero. Perché non è stata solo mafia. Anche il mio legale di parte civile ha detto che si è mosso un parastato in questa vicenda dolorosa. Uno Stato deviato e con i Servizi deviati. Quindi un fondo di verità c'è". "Ma voglio ricordare che Gaetano Scotto è stato riconosciuto da mia nonna come la persona che ha seguito mio zio fino all'aeroporto di Catania, dopo il matrimonio degli zii".
Ieri Nino Morana uscendo all'aula bunker, dopo la sentenza, ha fatto un appello al boss Scotto. "Dica tutto quello che sa, perché i misteri sulla vicenda sono ancora tanti". Ad esempio, quali? "Beh - dice Nino - quando è morto mio zio, hanno prelevato mia mamma Flora, ancora minorenne, per andare a prendere i documenti tenuti nell'armadio di mio zio. Nessuno ha mai saputo cosa ci fosse dentro. Non si sa che fine abbiano fatto. Non si sa cosa ci fosse scritto, che fine hanno fatto. E questo ha spinto la lotta trentennale dei nonni. Il nonno diceva: 'Mi hanno vietato di leggere questi documenti'. Adesso io aspetto le motivazioni ma ancora non ci è chiaro il ruolo di mio zio con Giovanni Falcone, che indagini svolgeva ad esempio per i servizi segreti e cosa avesse scoperto per essere stato ucciso".
Poi, sottolinea: "Io sono meno ottimista dei miei nonni. Mi ricordo che una volta, l'ex magistrato Roberto Scarpinato, il 23 maggio di due anni fa aveva dichiarato che i Servizi segreti, quando morì Falcone, entrarono nel suo ufficio, prelevarono appunti elettronici. Appunti sull'operazione militare Gladio, sull'omicidio Piersanti Mattarella e anche sull'omicidio di mio zio Nino Agostino. Quindi, anche Falcone indagava? Sono mie supposizioni. Ma mi piacerebbe avere una risposta...". (di Elvira Terranova)
Roma, 8 ott. (Adnkronos) - "Le scuole italiane all'estero rendono possibile la creazione di una comunità che si riconosce nella nostra cultura, in valori comuni attraverso la lingua italiana. La lingua è anche un patrimonio comune, come diceva l'ambasciatrice della Confederazione Elvetica. In Svizzera la lingua italiana è la lingua ufficiale, non è così ovunque. Eppure l'italiano è parlato in tante parti del mondo perché ci sono comunità italofone ed è sulla base di questo dato che stiamo già lavorando insieme alla Società Dante Alighieri per organizzare l'anno prossimo la prima giornata di italofonia chiamando a raccolta i rappresentanti di queste comunità". Lo ha detto Alessandro De Pedys, direttore generale per la diplomazia pubblica e culturale del Maeci alla presentazione, alla Farnesina, della XXIV edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (Slim).
"In venti anni sono quadruplicate le traduzioni - ha detto ancora De Pedys - Significa che esiste una domanda in crescita. La Farnesina collabora stabilmente da anni con il premio Strega attraverso la rete degli Istituti italiani di cultura e lo fa anche con altri premi letterali importanti come il premio Campiello. La valorizzazione del libro sarà quindi il filo conduttore, il libro inteso come veicolo del patrimonio linguistico e culturale dell'Italia, il filo conduttore di centinaia di eventi che saranno organizzati durante questa settimana dalla nostra rete, ambasciate, consolati, istituti di cultura, scuole italiane e anche attraverso le attività di tutti i nostri partner".
"La promozione del libro - ha aggiunto - è legata assolutamente al doppio filo della promozione della lingua, anche se questo non è immediatamente intuitivo perché ci si potrebbe chiedere per quale motivo tradurre dall'italiano in un'altra lingua serve a promuovere la lingua italiana. In realtà serve perché i dati ci dicono che spesso chi è veramente innamorato della letteratura italiana letta in traduzione poi sente il bisogno, sente il desiderio di impararla per leggere le opere in originale e quindi conoscere meglio il paese e approfondirne la cultura.
"Non è vero che l'Italia non ha una politica di promozione linguistica come alcuni dicono - conclude - Certamente si potrebbe fare meglio, certamente ci sono paesi che fanno questo in modo più strutturato, con mezzi notevolmente superiori ai nostri, però a me sembra che anche tenendo conto delle risorse disponibili la nostra azione sia effettiva, corretta e che porti a risultati apprezzabili. La seconda conclusione è che noi saremo tanto più efficaci quanto più saremo in grado di operare in modo sinergico con tutti i nostri partner. Abbiamo fatto parecchia strada ma ce n'è ancora moltissima da fare. Sono certo che questa ventiquattresima edizione della settimana della lingua italiana nel mondo ci fornirà ulteriori utili spunti per promuovere la nostra lingua che naturalmente raccoglieremo".
Cosa implicano le due scelte che ti proponiamo: