Roma, 10 apr. (Adnkronos Salute) - "All'interno del nostro piano di crescita in Italia abbiamo dedicato un focus fondamentale al settore dell'healthcare. Lo scorso anno abbiamo costituito nel nostro Paese un team di Telecom, Media, Technology & Healthcare (Tmt&H). Il motivo per cui abbiamo la parte tecnologica insieme a quella dell'healthcare è perché vediamo una fortissima e crescente connessione tra il mondo tecnologico e quello farmaceutico legato alla sanità. Abbiamo 100 professionisti a livello globale che coprono questo settore e un team dedicato anche in Italia a sviluppare business e a dare supporto alle aziende con una competenza cross settoriale. Il cross prodotto è finalizzata allo sviluppo e alla crescita delle nostre aziende con un particolare focus sull'importanza della sostenibilità". Lo ha detto Andrea Diamanti, Head of Wholesale Banking Ing Italia, intervenendo oggi con un videomessaggio all'evento 'Salute e sanità, il doppio binario' al Palazzo dell'Informazione Adnkronos a Roma.
"L'healthcare - aggiunge Diamanti - è uno dei settori di maggior importanza per l'economia mondiale. Ha una sua significanza strategica che va al di là delle cifre meramente finanziarie che", tra l'altro, sono "molto ragguardevoli. Ci attestiamo su 17.500 miliardi di dollari di valore del settore con un potenziale di crescita, al 2030, molto accentuato per via di diversi driver legati allo sviluppo della nostra società, alla maggior domanda di cure, così come di prevenzione. Settori come il biotech e medtech hanno un tasso di crescita composto a doppia cifra. Anche tutta la parte di servizi sanitari è in crescita, dai circa 12 miliardi di dollari di valore attuale, con un valore intorno all'8% di crescita al 2030. Il settore, quindi, avrà bisogno di un maggior sostegno finanziario, ai sistemi di pagamento, alla gestione dei rischi che i nostri imprenditori avranno nell'affrontare le sfide che una crescita in doppia cifra porrà a tutto il sistema".
L'Italia "è un Paese dove operiamo dal 1979 ed è di importanza centrale per il gruppo Ing - sottolinea Diamanti - A partire dal 2024 ci siamo dati una nuova sfida strategica e un nuovo piano di crescita che stiamo implementando per diventare il player di riferimento per le attività di Wholesale Banking e delle banche internazionali, in linea con la strategia di 'Growing the Difference' che l'istituto si è dato a livello globale". Sono 3 i fattori "che differenziano Ing nella propria offerta ai clienti. Innanzitutto - dettaglia - il network internazionale unico: siamo presenti in oltre 35 Paesi a livello globale e questo ci consente di accompagnare le aziende italiane del settore farmaceutico, ma anche di altri settori, in processi di export e di internazionalizzazione, temi quanto mai importanti al momento attuale. Come secondo elemento, siamo esperti dei settori in cui operano i nostri clienti e questo ci permette di stabilire un dialogo molto efficace. Il terzo è che siamo stati pionieri della sostenibilità. Abbiamo formato un know-how negli anni molto solido, che mettiamo a disposizione dei nostri clienti. C'è poi tutta l'attività legata al capitale che mobilizziamo a livello mondiale e anche in Italia a supporto della transizione sostenibile".
Per quanto riguarda le imprese italiane, "il nostro piano di crescita prevede un supporto maggiore e ambizioso - illustra Diamanti - Ci rivolgiamo al settore 'large corporate', ma anche all'upper-mid, quindi a partire dai 350 milioni di euro di fatturato annuo in su. Contiamo di continuare a supportare le aziende soprattutto sulle sfide strategiche" come "l'internazionalizzazione e l'export, temi di importanza fondamentale in questo momento in cui si ridisegna lo scacchiere geopolitico del mondo. I nostri imprenditori e imprenditrici - rimarca - hanno bisogno di un'attività di risparmio, di partner finanziari solidi che li accompagnino nel ridisegnare strutture di approvvigionamento, così come i canali di vendita, e gli strumenti finanziari per continuare a essere operatori di successo nel mondo economico".
Tornando sul Tmt&H, Diamanti evidenzia che è stato "costituito un team dedicato sia al settore sanitario che a quello della tecnologia, dei media e delle telecomunicazioni, perché vediamo una forte convergenza tra la parte tecnologica e sanitaria. In particolare vediamo la necessità di dare supporto sulla digitalizzazione, della resa dei servizi sanitari, così come anche dei processi produttivi interni delle aziende e dei nostri clienti. Vediamo un crescente ruolo dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale sia nell'ambito della diagnostica che nella prevenzione di malattie, ma anche all'interno dei processi di gestione e di resa dei servizi, nell'automatizzare tutta una serie di attività che in questo momento sono in carico al personale sanitario, ad esempio. Stimiamo che circa il 40% del tempo del personale sanitario in questo momento venga dedicato ad attività rutinarie, amministrative. Questo significa che solo il 60% viene dedicato alla fase di diagnostica di cura".
L'automatizzazione "di questi processi più routinari libererebbe risorse e tempo per il personale sanitario per migliorare la salute dei cittadini e delle persone che fanno affidamento al sistema sanitario. Contiamo, in futuro, di supportare con dei piani finanziari i nostri clienti nello sviluppo di tutte le applicazioni e i programmi per far convergere, in maniera sinergica, la tecnologia, l'innovazione e la digitalizzazione con la resa di servizi sanitari sempre più efficaci", conclude.
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