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Nissan studia la vernice refrigerante: riduce la temperatura dell’abitacolo e il consumo di energia

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Abbassare la temperatura dell’abitacolo in estate? Per farlo Nissan sta studiando un’innovativa vernice che contribuisce pure a ridurre il consumo di energia utilizzata per l’impianto di climatizzazione. “Sviluppata in collaborazione con Radi-Cool, azienda specializzata in prodotti per il raffreddamento radiante, la vernice contiene metamateriali compositi sintetici con proprietà che non si trovano normalmente in natura”, spiega il costruttore.

Sebbene sia ancora in fase di sperimentazione, i risultati ottenuti finora sono stati molto promettenti. Parcheggiato sotto il sole, accanto a un veicolo con vernice tradizionale, l’auto trattata con vernice refrigerante ha fatto registrare temperature superficiali esterne inferiori di 12 gradi centigradi e temperature interne inferiori di 5 gradi centigradi rispetto al veicolo con vernice tradizionale. Le prestazioni migliorano ulteriormente quando il veicolo è parcheggiato al sole per molto tempo.

“Le qualità refrigeranti dell’innovativa vernice sono determinate da due particelle di microstruttura che reagiscono alla luce”, spiega il costruttore: “Una particella riflette i raggi solari prossimi agli infrarossi e che causano vibrazioni a livello molecolare all’interno della resina della vernice tradizionale, producendo calore. La seconda particella crea onde elettromagnetiche che contrastano i raggi solari, facilitando così la dispersione del calore. L’azione combinata delle due particelle favorisce la riduzione della temperatura delle superfici esterne del veicolo”.

La vernice per il raffreddamento radiante non è una novità assoluta, ma di solito è utilizzata per gli edifici. “Generalmente è molto densa, richiede l’applicazione con un rullo, è priva di finitura trasparente e può lasciare residui al tatto”, dice Nissan: “La sfida principale, quindi, è stata quella di realizzare un prodotto sufficientemente leggero da poter essere usato nelle vernici trasparenti, applicato con una pistola a spruzzo e poter soddisfare i rigorosi standard di qualità automotive”.

A oggi sono stati testati oltre 100 campioni e attualmente si sta lavorando per ottenere uno spessore di verniciatura pari a 120 micron, circa sei volte superiore rispetto alle vernici tradizionali, resistente alla salsedine, alle scheggiature, al peeling, ai graffi, alle reazioni chimiche, in grado di conservare l’intensità del colore e garantirne la riparabilità.

In sperimentazione pure “soluzioni sempre più sottili che garantiscano lo stesso livello di prestazioni in termini di raffreddamento e disponibili in un’ampia varietà di opzioni cromatiche. Oltre che per le vetture, la vernice refrigerante offrirebbe grandi vantaggi per i veicoli commerciali leggeri, i camion e le ambulanze, mezzi caratterizzati da elevati livelli di utilizzo anche in condizioni gravose di temperatura”.

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