Incidente mortale sul lavoro nel tardo pomeriggio di mercoledì alla Kme Europametalli di Fornaci di Barga (Lucca), azienda metallurgica per la lavorazione del rame. Un operaio di 50 anni, Nicola Corti, è deceduto dopo essere rimasto schiacciato da una bobina di metallo che gli ha provocato un trauma toracico letale.

Corti lascia la compagna e una figlia. Il 50enne lavorava a una macchina a ciclo continuo con cui vengono fabbricati laminati di rame o di ottone. In un primo momento sembrava che la vittima fosse rimasta incastrata proprio nel macchinario. Sul posto intervenuti i sanitari inviati dal 118 che hanno constatato il decesso dell’operaio. Nella ditta sono arrivate anche le forze dell’ordine e il personale tecnico della sicurezza sul lavoro dell’Asl per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Sono stati quasi 200 i morti nei primi tre mesi dell’anno, 191 per la precisione, un numero che continua ad aumentare. Dati impressionati, quelli forniti dall’Inail, anche se in leggero calo rispetto all’anno precedente con cinque vittime in meno rispetto alle 196 registrate nel primo trimestre 2023 (-2,6%) e 21 in meno sul 2019, 25 in più rispetto al 2020, sei in più sul 2021 e due in più sul 2022.

A livello nazionale i dati rilevati a marzo di ciascun anno evidenziano per il primo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo 2023, un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 148 a 151, e un calo di quelli in itinere, da 48 a 40. L’ultimo decesso prima di quello in Lucchesia risaliva ad appena due giorni fa, il 13 maggio, quando un operaio di 55 anni aveva perso la vita in una cava a Pignola, in provincia di Potenza, dove lavorava per una ditta di asfalti.

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