Keegan Murray (Kings)

Ragazzi che giocatore. Tenetelo d’occhio nei prossimi anni. È molto giovane, ma quando conta, la sua mano non trema. Ha letteralmente distrutto (ed eliminato) i Golden State Warriors con una prestazione da superstar (non lo è ancora…). Per lui 32 punti, tirando in modo velenoso dal perimetro (8 su 13), anche se in stagione regolare ha mantenuto una percentuale mediocre per uno con le sue mani (35,8%, ma erano 41,1% nella stagione da rookie). Può capitare, ci sta, ma il materiale c’è, continuerà a migliorare. Ala-piccola di 203 cm, morbida morbida, che sembra scivolare via come l’olio quando sfrutta un blocco in palleggio dalla posizione centrale. Movimento di tiro fluido, capacità di spararla dal perimetro anche con l’uomo addosso, fisico per rimanere in equilibrio in entrata dopo un contatto col difensore. Forse non è un mostro di atletismo, non è un levriero in contropiede, ma ha una buona base tecnica su cui costruire un futuro tutt’altro che malvagio. Sacramento se lo è accaparrato con la quarta scelta assoluta al Draft del 2022. Lui li ha ripagati subito entrando nel primo quintetto dei rookie. I Kings si giocheranno ora l’ottavo posto a Ovest contro i Pelicans. Murray, con questa vena al tiro, rischia di essere decisivo.

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