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Milan-Lecce, giallorossi furiosi per l’arbitraggio: il presidente Sticchi Damiani lascia la tribuna. Le proteste per due episodi

Milan-Lecce, giallorossi furiosi per l’arbitraggio: il presidente Sticchi Damiani lascia la tribuna. Le proteste per due episodi
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Il Lecce è furioso per l’arbitraggio subito durante la partita con il Milan. E così Var e fischietti tornano ancora al centro della scena in Serie A: il presidente dei salentini, Saverio Sticchi Damiani, ha addirittura lasciato la tribuna di San Siro al 60esimo di Milan-Lecce in platea protesta contro le decisioni prese dal direttore di gara Luca Massimi. Due episodi dubbi che hanno portato nel primo caso all’espulsione dell’attaccante del Lecce Krstovic e nel secondo caso al terzo gol rossonero firmato da Rafa Leao.

Krstovic si è visto sventolare il cartellino rosso sul finire del primo tempo, quando il Milan era già in vantaggio per 2 a 0. Su un cross dalla destra, l’attaccante del Lecce ha alzato la gamba per agganciare il pallone: involontariamente però ha colpito sul fianco l’avversario Chukwueze, che accorreva alle sue spalle. L’intervento, per quanto non voluto, è stato comunque giudicato dall’arbitro Massimi un grave fallo di gioco, ovvero un intervento che “mette in pericolo l’incolumità di un avversario”: da qui l’espulsione, formalmente corretta ma sicuramente un po’ severa.

Nel secondo tempo il gol di Leao al 58esimo nasce da una palla rubata da Theo Hernandez, che però nell’area rossonera dà una spallata energica a Almqvist. Rigore per il Lecce? Probabilmente sarebbe stato eccessivo, ma certamente il calciatore giallorosso rimane a terra perché ha ricevuto una botta alla testa, urtato dal ginocchio del terzino del Milan. Il direttore di gara non interrompe l’azione, come vorrebbe il regolamento in questi casi, e arriva la rete rossonera. A quel punto, Sticchi Damiani si alza e lascia la tribuna di San Siro.

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