Queste vacanze di Pasqua promettono uno spettacolo celeste indimenticabile con il ritorno della cometa ‘cornuta’ 12P/Pons-Brooks, visibile a occhio nudo dopo 70 anni di attesa. Il momento migliore per ammirarla è previsto tra fine marzo e inizio aprile, con l’avvertenza che le condizioni meteorologiche potrebbero influenzare la visibilità. Per scorgere la sua coda luminosa basterà guardare il cielo dopo il tramonto, sopra l’orizzonte in direzione ovest: la cometa sarà visibile a occhio nudo, ma sarà più facile osservarla con l’ausilio di un binocolo o un piccolo telescopio. L’occasione è da non perdere, considerando che il prossimo passaggio della cometa è previsto solo nel 2095, secondo quanto riportato dall’Agenzia Spaziale Europea.

La cometa 12P, un antico ‘iceberg’ cosmico formatosi circa 4,6 miliardi di anni fa, fa parte della famiglia delle comete periodiche, facendo ritorno ogni 71 anni. Scoperta nel 1812 dall’astronomo Jean-Louis Pons e poi riscoperta nel 1883 da William Robert Brooks, la cometa ha un nucleo largo 30 chilometri composto da ghiaccio, polveri e materiale roccioso. Uno dei suoi tratti distintivi sono gli ‘outburst’, importanti aumenti di splendore che la rendono ancora più spettacolare. Durante il suo attuale passaggio, sono già stati registrati circa dieci di questi eventi, conferendo alla sua chioma una forma irregolare che le ha fatto guadagnare il soprannome di cometa ‘cornuta’. Queste esplosioni di luminosità sono già state osservate nel 1883 e nel 1954, ma si ritiene che la cometa abbia lasciato il suo segno anche in osservazioni documentate nei cieli cinesi nel 1385 e italiani nel 1457.

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