Un salario minimo c’è anche in Grecia. E dal prossimo aprile salirà del 6,4%, raggiungendo gli 830 euro lordi. Lo ha annunciato il premier Kyriakos Mitsotakis, durante una riunione di gabinetto. “La decisione di oggi darà sollievo ai lavoratori senza intaccare la forza dell’economia e la competitività delle imprese”, ha spiegato Mitsotakis. L’aumento è il quarto negli ultimi cinque anni. Un anno fa il salario minimo mensile era stato alzato a 780 euro. “Stiamo compiendo un ulteriore passo per rispettare i nostri impegni pre-elettorali”, ha aggiunto Mitsotakis, il cui governo è sopravvissuto giovedì sera a una mozione di sfiducia presentata dal partito socialista Pasok.

Il premier ha anche ribadito che il suo governo si è posto per il 2027, anno che segnerà la fine del suo secondo mandato, l’obiettivo di portare il il salario medio nel Paese a di 1.500 euro e quello minimo a 950 euro. Per quest’anno il governo prevede una crescita del 2,9% dell’economia, sostenuta dal turismo, dall’aumento degli investimenti e dalla domanda interna. Ma secondo i dati Eurostat pubblicati all’inizio della settimana, i greci si trovano al penultimo posto nell’Ue per quanto riguarda il potere d’acquisto, appena sopra la Bulgaria, e l’aumento del costo della vita è uno dei principali motivi di preoccupazione dei cittadini greci, in base a un sondaggio pubblicato dall’emittente Mega. Il costo del lavoro greco è tra i più bassi dell’area euro (15,7 euro l’ora) a fronte di valori che superano i 40 euro in Germania o Francia. L’Italia a mezza via a 29,8 euro. I paesi europei con un salario minimo sono 22 su 27.Tra i pochi in cui non è presente c’è l’Italia, Ilfattoquotidiano.it ha promosso una raccolta firme a sostegno della sua introduzione.

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