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Ultimo aggiornamento: 9:20 del 1 Marzo 2024

“Per gli stranieri servono i campi di rieducazione, sono passati dal cammello all’auto”: l’intervento choc del consigliere di Lodi. Pd: “Vergogna”

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“Sono passati dal cammello alla macchina. Dico ‘educhiamoli’, campo di rieducazione“: il consigliere comunale di Lodi Gianmario Invernizzi (capogruppo della lista di centrodestra Sara Casanova) mercoledì 28 febbraio con queste parole ha scatenato le polemiche in Consiglio comunale.
Parlando degli interventi in via Lodino, ha sostenuto che “più che sistemata via Lodino va bonificata. Sono degli indios” insomma “è una via che va educata”. “Campo di rieducazione. C’è un campo di calcio, li chiamiamo lì tre ore e facciamo educazione civica agli stranieri: gli spieghiamo come si vive in un Paese civile” ha concluso l’intervento che ha scatenato le critiche di tutta la maggioranza di centrosinistra. “Che vergogna” ha commentato il consigliere comunale del Pd Domenico Pellecchia. “A voi sembrano parole degne di un rappresentante eletto democraticamente dai cittadini di Lodi? A me no – ha scritto sui social postando in video dell’intervento di Invernizzi -. Al massimo mi sembrano le parole di chi non ha nessun rispetto delle istituzioni e delle persone”. Invernizzi fa parte della lista di Sara Casanova, ex sindaca della città lombarda, diventata “famosa” (anche all’estero) per il caso delle mense scolastiche, per la frequenza delle quali aveva costretto i genitori di bimbi stranieri a presentare certificati che dimostrassero l’assenza di proprietà e conti correnti nei paesi originari. Certificati difficili da reperire in diversi paesi africani e sudamericani. Vicenda per la quale il Comune era stato condannato dal Tribunale di Milano per la condotta discriminatoria.

Dopo le polemiche, Invernizzi ha dichiarato che “confermo tutto: ieri sera ho detto in Comune a Lodi, riferendomi a via Lodino che questa via ‘va bonificata più che sistemata’. Tanta gente la pensa come me”. Ammette tutto e ribadisce quanto ha detto nell’ultimo consiglio comunale, ma aggiunge: “Io non sono razzista. Sono 50 anni che sono accusato di essere razzista. Ma mi dà anche fastidio lo sfruttamento dei Paesi africani. Comunque io non sono razzista. Assolutamente no. La questione, per me, è di rispetto. Io di razzismo non ho niente. Voglio dire anche che io ho avuto dipendenti extracomunitari bravissimi”.

Video Pd Lombardia

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