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Una voce per San Marino: niente Eurovision per Loredana Bertè che arriva seconda. Vincono i Megara, ecco chi sono

Non tutto è filato liscio, tra audio abbassato durante la messa in onda, problemi tecnici sul palco durante le esibizioni con i monitor, scaletta non rispettata

di Luca Guarneri

Ieri sera, sabato 24 febbraio, è andata in onda su San Marino Rtv la finale del contest “Una Voce per San Marino”. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha lo scopo di scegliere il rappresentante per San Marino all’Eurovision Song Contest. Una serata che, cast alla mano, prometteva scintille, ma che ha lasciato l’amaro in bocca a chi sperava nella vittoria di Loredana Bertè. Melissa Greta Marchetto e Biggio hanno condotto non senza difficoltà l’evento. Audio abbassato durante la messa in onda, problemi tecnici sul palco durante le esibizioni con i monitor, scaletta non rispettata (portando a oltre 30 minuti di ritardo la serata), ospiti che si allargano e grafiche che non funzionano sono solo alcuni dei problemi riscontrati.

Tra i nomi in gara per potersi aggiudicare il golden ticket per un passaggio diretto a Malmö (città ospitante della nuova edizione di Eurovision) anche Pago, Marcella Bella, Corona, Jalisse e Loredana Bertè. Quest’ultima, reduce dal Festival di Sanremo con il brano “Pazza”, non ha deluso le aspettative di fan e addetti ai lavori. E la sua scelta di partecipare al contest, diciamocelo, non è legata a motivi esclusivamente professionali ma anche privati. “Vorrei andare a Malmö per rompere le scatole al mio ex marito, il tennista svedese Björn Borg”, aveva confessato Bertè durante il Festival di Sanremo.

Il prime time a cui abbiamo assistito ieri non è stato sempre riuscitissimo, tra Al Bano che più volte si è rifiutato di cantare a cappella su invito degli stessi conduttori e qualche momento di comicità spiccia. Tra gli ospiti, invece, meritano menzione Riccardo Cocciante con una toccante esibizione del meglio del suo repertorio, il figlio di Ivan Graziani per ricordare il padre e il piccolo coro dell’Antoniano di Bologna. E poi neri pubblicitari e esibizioni su base (con un leggero rimando alla manifestazione “Ciao”), qualche lettura dei tweet in diretta con notevoli complimenti per l’organizzazione (mai trovati sul web, tra l’altro) e qualche collegamento con l’outlet di San Marino dove l’inviato dal backstage ha svelato tutte le indiscrezioni sugli artisti. E, va detto, rispetto allo scorso anno non è andato in onda nessun fuori programma (nella passata edizione era stata inquadrata per sbaglio una persona nuda intenta a cambiarsi, ndr).

Ad avere la meglio su Loredana Bertè e tutti i cantanti in gara è stata la band Megara, gruppo musicale alternativo metal spagnolo formatosi nel 2015. Il quartetto, nato a Madrid, è composto da Kenzy (cantante), Rober (chitarra), Vitti (basso) e Ra Tache (batteria). Con il brano 11:11 il gruppo alternative metal (definito anche “fucksia rock” o ”fucksia metal”) andrà dritto all’Eurovision Song Contest 2024 in rappresentanza della Repubblica di San Marino.

Ora restano solamente da sistemare alcune perplessità emerse sul web. Perché tra i tre artisti finalisti arrivati sul palco Loredana Bertè era l’unica cantante ad indossare già gli auricolari per l’esibizione (ovviamente mai avvenuta non essendo stata la vincitrice)? Ad interrompere l’effetto suspense ci ha pensato Biggio che, durante la lettura del risultato, ha da subito parlato al plurale facendo capire di rivolgersi ad una band. Insomma, “Una Voce per San Marino” è decisamente un bel passepartout per arrivare ad Eurovsion Song Contest. Indubbiamente però è stato anche un bel dazio da pagare con la diretta di ieri sera.

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