“La legge internazionale prevede che il minore debba avere un trattamento differenziato. È un principio giusto e sano, ma l’escalation di arrivi e l’assenza di strutture dedicate portano, a volte, all’impossibilità di rispettare questi paletti”, ha detto alcune settimane fa in un’intervista il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. A ribadire come stanno le cose è arrivata l’ennesima condanna dalla Corte Europea per i Diritti Umani e le Libertà Fondamentali, che il 19 dicembre ha emesso una sentenza cautelare contro l’Italia. Altro che paletti: il giudice di Strasburgo ordina al nostro governo l’immediato trasferimento di un minore di 15 anni, trattenuto da inizio ottobre nel centro di accoglienza di Restinco, (Brindisi), in un centro adeguato per minori stranieri non accompagnati.

Il nuovo centro dovrà assicurare al minore i diritti finora negati, inclusi l’assistenza necessaria, il rilascio di documenti d’identità validi, condizioni compatibili con l’articolo 3 della Convenzione europea sui Diritti Umani, l’accesso a procedure legali e amministrative, e la nomina di un tutore, ad oggi mai assegnato. Violazioni per cui l’Italia è già stata condannata, tanto da aver collezionato ben 5 sentenze della stessa Cedu in appena un mese. Fatti analoghi sono accaduti in passato nel centro di Crotone, in quello di Contrada Cifali a Ragusa, a Taranto. Ma come la nuova sentenza dimostra e i Garanti regionali delle persone private della libertà personale denunciano, sono ancora molti i minori non accompagnati rinchiusi in centri per adulti e privati dei diritti previsti.

Nello stesso centro di Restinico, “decine di altri minori sono attualmente trattenuti in condizioni inumane simili, alcuni da agosto 2023”, denunciano gli avvocati dell’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), che aveva richiesto l’accesso al centro lo scorso 4 dicembre 2023, senza ricevere risposta. Due socie, Marina Angiuli e Erminia Rizzi, insieme all’avvocato Dario Belluccio, hanno poi visitato il centro con il deputato Nicola Fratoianni (Sinistra italiana), denunciando “l’inaccessibilità dei centri e l’insostenibilità del sistema di accoglienza per i minori stranieri soli in Italia”. Già lo scorso 6 novembre l’Asgi ha inviato una comunicazione al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, “dettagliando le violazioni sistemiche e l’illecito trattenimento dei minori stranieri non accompagnati in Italia”.

“È urgente – scrive l’Asgi – che le istituzioni di garanzia, incluse le Procure della Repubblica e i Tribunali per i Minorenni, intervengano per fare chiarezza su quello che appare come un sistema di detenzione illegale e sottratto al controllo giudiziario, in violazione dell’art. 13 della Costituzione Italiana. Che rischia di peggiorare con l’entrata in vigore delle misure contenute nel decreto immigrazione e sicurezza 133/2023, convertito poi nella legge 173/2023.

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