Il mondo FQ

La7

Ultimo aggiornamento: 9:02 del 8 Novembre 2023

Accordo Italia-Albania sui migranti, Travaglio: “Una barzelletta”. Caracciolo: “Non è che è uno scherzo dei due comici russi?”. Su La7

Icona dei commenti Commenti

È una cosa talmente comica che si stenta davvero a prenderla sul serio. Una barzelletta“. Così a Otto e mezzo (La7) il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, definisce l’accordo tra il governo Meloni e quello albanese per la realizzazione in Albania di due centri per la gestione dei migranti esclusivamente soccorsi in mare.
Della stessa opinione è il direttore di Limes, Lucio Caracciolo, che commenta ironicamente: “Ma siamo sicuri che non sia uno scherzo dei due comici russi? È una cosa totalmente priva di senso, non sta né in cielo, né in terra. Noi, cioè, abbiamo un problema e lo mettiamo sotto il tappeto. L’Italia dovrebbe affrontare questa questione come un problema nazionale, non mandarlo sulla luna con un razzo”.

Travaglio spiega che l’accordo siglato non farà che aumentare il caos già enorme sulla gestione dei migranti: “Trasferiamo un problema in Albania, mantenendo però le regole italiane, perché sul memorandum c’è scritto che viene mantenuta in tutto e per tutto la nostra legislazione. Ci sarà una ridicola e costosa operazione in questo andirivieni tra Italia e Albania. E anche dispendiosa in termini di forze, perché ci vogliono i poliziotti che dovranno accompagnare uno per uno i migranti”.

E aggiunge una frecciata a Italo Bocchino, che invece ha lodato il protocollo d’intesa tra Giorgia Meloni e il premier albanese Edi Rama: “Mi immagino già questi poveri poliziotti che dovranno continuamente attraversare il mar Adriatico da una sponda all’altra per portare uno e riportare un altro. Mi fa sorridere Bocchino nel gran finale del suo intervento: chi non ha diritto di stare in Italia se ne tornerà nel suo paese. Ci sono state 3mila espulsioni nello stesso anno in cui ne sono arrivati 150mila“.

Il direttore del Fatto sottolinea: “Sono 30 anni che sentiamo parlare di espulsioni e di rimpatri, ma non abbiamo gli accordi con la stragrande maggioranza dei paesi d’origine e quindi non possiamo fare rimpatri perché quei paesi non riprendono i migranti. In più, i rimpatri costano un occhio della testa, lo sappiamo benissimo. E non solo: ci sarà da traghettare i migranti dall’Albania all’Italia, quindi bisognerà pagare un viaggio in più”.

E osserva: ” Cosa succederà quando l’Albania ci dirà che un migrante non può stare né lì, né in Italia? Ce lo rimandano, noi non lo rimandiamo nel suo paese per le citate ragioni e gli faremo il solito foglio di via che è una grida manzoniana. E lui – continua – si farà una risata e se ne andrà o per l’Italia o per l’Europa, come sempre è accaduto fino a quando non si risolverà il problema dalle fondamenta, che non è certamente quello di esternizzarlo in Albania. È una barzelletta“.

Travaglio conclude: “Non c’è entusiasmo su questo accordo nella maggioranza. Mi dicono che la Lega è fuori dalla grazia di Do, al Viminale non ne sapevano niente perché ha gestito tutto la Meloni in proprio. Ci dovrebbero essere i festeggiamenti se si fosse trovata la pietra filosofale. E invece sono tutti incazzati. Ci sarà un motivo”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione