Il padre, Giovanni Salerno, era il capo della Forestale siciliana fino allo scorso febbraio. Ora il figlio, Alessio Maria Salerno, è arrivato primo a un concorso per entrare nello stesso corpo, rispondendo correttamente a sessanta domande su sessanta. Una di queste, però, aveva tutte e tre le opzioni di risposta sbagliate. Fa discutere l’esito della selezione di 46 nuove guardie forestali in Sicilia (assunzioni urgenti, visti i continui incendi sull’isola e il sottorganico), svolta dal 24 al 27 ottobre tra Catania e Siracusa e curata da Formez Pa, il centro servizi della presidenza del Consiglio che si occupa di modernizzare la pubblica amministrazione. Una delle sessanta domande a cui rispondere in un’ora, per l’appunto, era impossibile: chiedeva quanti fossero i deputati dell’Assemblea regionale siciliana, fornendo come possibili risposte “60“, “120” o “90“. Ma i seggi, che prima erano novanta, dal 2017 sono diventati settanta.

La risposta corretta, dunque, non era tra le alternative, come ha dovuto ammettere la stessa commissione d’esame. Commissione nominata proprio dall’ex capo della Forestale, nonché papà del primo classificato: i componenti infatti, come risulta da un documento ufficiale, sono stati scelti dal dirigente generale del corpo il 13 luglio del 2022, quando la poltrona era ancora occupata da Salerno, che è andato in pensione solo a febbraio del 2023. Contattato da ilfattoquotidiano.it, l’ex dirigente ha risposto soltanto: “Sono impegnato, grazie”.

Non è tutto: nell’elenco dei vincitori c’è anche il nome di Giovanni Bruscia, nipote di Felice Bruscia, ex assessore comunale di Palermo nonché componente della segreteria particolare dell’ex assessore regionale al Territorio nella giunta Musumeci, Toto Cordaro. Bruscia risulta 15esimo in graduatoria col punteggio di 26.90. La classifica, però, al momento circola solo in alcune chat di Whatsapp: è stata vidimata da Formez e trasmessa all’assessorato regionale della Funzione pubblica, ma non ancora pubblicata a causa delle controversie. “Aspettiamo che si faccia luce su tutto quello che è accaduto ma certamente siamo molto preoccupati: temiamo un ulteriore ritardo per compensare il sottorganico del corpo forestale e le emergenze di questi giorni hanno evidenziato come sia urgente l’inserimento di nuova forza lavoro”, lamenta Gaetano Agliozzo, segretario generale della Funzione pubblica della Cgil Sicilia.

A chiedere un’audizione urgente all’Ars “per fugare ogni dubbio” è il Movimento 5 stelle: “Mi chiedo come sia possibile che i parenti di chi ha indicato i commissari possano partecipare al concorso, bisogna avviare una riflessione anche di natura normativa perché questo sia evitato”, incalza Antonio De Luca, capogruppo pentastellato al parlamento regionale. Mentre Elena Pagana, assessora all’Ambiente e Territorio della giunta Schifani, annuncia l’avvio di un’indagine interna per scovare chi ha fatto circolare la graduatoria prima della pubblicazione: “Ho dato disposizione di verificare immediatamente come si è arrivati alla divulgazione e accertare eventuali responsabilità, a tutti i livelli. Considerata anche la massima riservatezza dell’elenco che contiene dati personali dei partecipanti. Ho inoltre chiesto, una volta chiarite le circostanze della pubblicazione, di prendere adeguati provvedimenti segnalando, se necessario, eventuali responsabilità all’Autorità giudiziaria”, ha fatto sapere.

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