Il mondo FQ

Discarica di Malagrotta, chiesti 17 anni per l’imprenditore Manlio Cerroni per disastro ambientale

Discarica di Malagrotta, chiesti 17 anni per l’imprenditore Manlio Cerroni per disastro ambientale
Icona dei commenti Commenti

La procura di Roma ha chiesto la condanna a 17 anni per Manlio Cerroni e a 11 anni per il suo braccio destro Francesco Rando in relazione all’inchiesta sulla discarica di Malagrotta. L’imprenditore era stato rinviato a giudizio nel maggio del 2022. L’accusa è di disastro ambientale. In particolare, secondo i pm, avrebbero “avvelenato acque destinate all’alimentazione e segnatamente le falde acquifere sottostanti l’area interessata dalla discarica di Malagrotta a Roma, utilizzate per l’irrigazione ed emunte da pozzi artesiani per l’allevamento di animali”.

Secondo gli inquirenti sarebbe accertato “il trasferimento di inquinanti contenuti nel percolato di discarica dall’interno del polder (impermeabilizzazione) della discarica alla zona circostante, che aveva determinato un incremento di concentrazione tra monte e valle della discarica stessa di sostanze tossiche quali arsenico, benzene, cadmio, mercurio, nichel, piombo, manganese e ammoniaca”. In particolare, dal 2011 in poi avrebbero omesso nelle loro qualifiche “di porre in essere tutte le condotte necessarie a mettere in sicurezza l’area di Malagrotta dalle fonti di inquinamento, procedura imposta dall’ordinanza del sindaco del comune di Roma nel novembre 2011 con ordinanza emessa per motivi di salute e sanità pubblica”. Nel 2018 il gip di Roma aveva ordinato un sequestro da 190 milioni.

I pm capitolini contestano inoltre a Cerroni, ora 96enne, e Rando, ultraottantenne, di aver “cagionato un disastro ambientale consistente l’alterazione dell’equilibrio di un ecosistema (suolo, sottosuolo, flora)” e “una offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione (la discarica si estende su una superficie di circa 160 ettari) e per il numero delle persone offese o esposte a pericolo”. Dopo la procura, che per altri due capi di imputazione ha chiesto di dichiarare la prescrizione, hanno preso la parola le parti civili tra le quali il comune di Roma rappresentato dall’avvocato Enrico Maggiore dell’avvocatura capitolina.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione