“Come si può giustificare un abuso dietro ‘l’eccessivo affetto’?”. Con questa domanda l’ex ginnasta Anna Basta in un lungo post su Instagram sfoga tutta la sua delusione per come si è concluso, almeno a livello di giustizia sportiva, il caso degli abusi nei confronti delle atlete azzurre. L’allenatrice Emanuela Maccarani, accusata dalla stessa Basta e da altre ex allieve della nazionale di abusi psicologici e vessazioni, è stata semplicemente ammonita dal Tribunale federale. Nessuna sanzione, nessuna condanna: secondo la tesi del procuratore della Federginnastica Michele Rossetti, quello di Maccarani sarebbe stato “un eccesso di affetto per la ginnasta Anna Basta. Per la Fdg l’allenatrice ha avuto un atteggiamento “di troppa generosità verso l’atleta al fine di farla performare al meglio”. Teorie che hanno sconcertato anche il ministro per lo Sport, Andrea Abodi: “Nel rispetto dovuto, non posso non rilevare una mia perplessità su alcuni passaggi del dispositivo nel quale si giustifica quanto accaduto e denunciato, per quanto ritenuto non provato, collegando eventuali abusi con il troppo amore nei confronti delle ragazze – ha sottolineato il ministro – Non c’è amore che possa spiegare e giustificare un abuso, anche verbale, nella vita come nello sport”.

Il giorno dopo la sentenza è arrivato appunto il commento di Anna Basta: “Vorrei partire sempre dallo stesso concetto: il mio obiettivo non è condannare qualcuno, bensì cambiare un sistema ormai troppo malato e distruttivo per i propri atleti, infondendo coraggio a chi subisce e non sa come parlarne”. L’ex atleta, infatti, da tempo ormai è impegnata a sensibilizzare sul tema dei disordini alimentari e a supportare le vittime che vogliono denunciare abusi e vessazioni nella pratica sportiva. “Certo è che durante questi mesi si è sperato di ottenere una giustizia che si potesse chiamare tale – continua il post – quello che posso dire oggi è semplicemente che condivido le perplessità del ministro dello Sport Abodi”.

Poi arriva appunto la domanda cruciale: “Come si può giustificare un abuso dietro ‘l’eccessivo affetto’?”. Basta commenta: “È come se in un rapporto violento di coppia si potesse ancora giustificare il partner aggressivo per l’eccessivo amore“. “Credo che siano riflessioni da fare e da non dimenticare, perché tutto questo è solo l’inizio di una rinascita da parte di tutte le persone che non hanno avuto modo di vivere serenamente la propria passione”, aggiunge l’ex ginnasta. Che poi conclude: “Continuerò ad essere presente ed a espormi per dare speranza a tutti quei ragazzi e ragazze che coltivano dei sogni, perché cambiare si può. Si deve”.

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