“Nel corso di questi anni il lavoro ha subito diverse sconfitte. Sono diminuiti i salari, le persone con l’inflazione perdono il potere d’acquisto, le persone muoiono sulle vie del lavoro. Quando questo succede si perde la dignità. Noi cominciamo una campagna per costruire ‘sentieri di dignità’ tra le persone che per vivere devono lavorare”. Queste le parole del segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, all’assemblea del sindacato in piazza del Popolo a Roma, dal titolo “I sentieri della dignità”.
De Palma ha attaccato l’esecutivo Meloni, chiedendo “di rimettere al centro l’industria”: “Avevano detto che si sarebbero occupati di un piano industriale per la siderurgia, di un piano per l’automotive, di un piano per l’elettrodomestico: ad oggi non c’è nulla. Il punto è rimettere al centro il lavoro industriale, perché questo significa ridare un futuro a questo Paese. Altrimenti siamo finiti come sistema Paese”. E ancora: “Mentre noi abbiamo pagato con i salari e la disoccupazione, le multinazionali fanno grandi dividendi e gli amministratori delegati si danno dei soldi da capogiro. Se il governo vuole fare la propria parte deve contrattare con la rappresentanza legittima dei lavoratori”, ha sottolineato.
Perché, spiega, “il governo non ci riconosce il potere negoziale” del sindacato. E pure l’incontro previsto a Palazzo Chigi sul tema inflazione rischia di essere soltanto “uno spot”: “I tavoli vanno convocati non per farci fare da spettatori. Non si possono risolvere i problemi del Paese con qualche bonus o qualche mancetta. Dovrebbero detassare gli aumenti del contratto nazionale e favorire con la fiscalità la riduzione dell’orario di lavoro. Bisogna uscire dalla propaganda, per uscire dalla propaganda devi mettere al centro il lavoro industriale”.
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