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A Lampedusa altro giorno di sbarchi: con i trasferimenti si prova a ridurre il numero di migranti nell’hotspot

A Lampedusa altro giorno di sbarchi: con i trasferimenti si prova a ridurre il numero di migranti nell’hotspot
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A Lampedusa gli sbarchi non si fermano, mentre con il piano di trasferimenti si cerca di alleggerire la pressione sul centro d’accoglienza dell’isola, ormai da giorni al collasso. Sono oltre 400 i migranti che hanno raggiunto Lampedusa a partire dalla mezzanotte, in 13 approdi. Giovedì, nell’arco di 24 ore, sull’isola ci sono stati 21 sbarchi con 852 migranti.

Intanto continua incessante l’attività all’hotspot di Lampedusa dove venerdì mattina erano ospitate quasi 4 mila persone. Gli oltre 130 operatori e volontari della Croce Rossa Italiana stanno facendo oltre l’impossibile, come ha sottolineato il presidente Rosario Valastro, per assicurare beni di prima necessità. Giovedì sono stati prodotti 5.000 pasti a pranzo e 5.000 pasti a cena: “Siamo provati ma operativi. Le persone per noi vengono prima di ogni altra cosa”, spiega la Croce Rossa. In mattinata sono stati effettuati circa 700 trasferimenti. Durante la giornata dovrebbero lasciare l’hotspot complessivamente oltre 2.500 persone. Proveniva da Lampedusa anche il gruppo di migranti coinvolto in un incidente stradale sull’autostrada A1 all’altezza di Fiano Romano: nello scontro tra il bus e un mezzo pesante hanno perso la vita i due autisti, feriti 25 migranti.

La situazione di caos a Lampedusa rende complessa anche la procedura dei trasferimenti. La strada di contrada Imbriacola, che porta all’hotspot, è affollata con centinaia di migranti disposti su due lunghe file per raggiungere gli autobus che li porteranno al porto. In tanti hanno un asciugamano al collo o sulla testa per coprirsi dal sole che comincia già ad essere forte alle prime luci del mattino. Alcuni cercano superare la fila e questo provoca tensioni tra urla e spintoni degli altri migranti. Situazioni che costringono le forze dell’ordine a intervenire per riportare la calma. Accanto alle colonne di migranti ci sono i volontari della Croce Rossa che, per cercare di rasserenare gli animi, provano a spiegare che tutti lasceranno l’isola.

Tanti i migranti che si sono allontanati dal centro d’accoglienza. Per loro, per il secondo giorno consecutivo, i volontari della parrocchia hanno continuato a distribuire pasta e bottigliette d’acqua. I migranti attendono in fila nella piazza principale dell’isola, dove sorge la chiesa di San Gerlando. Poi, piatti di carta alla mano, pranzano seduti sull’asfalto o sui marciapiedi. E sull’isola è arrivata Marion Maréchal Le Pen, numero due del partito Reconquête di Éric Zemmour e nipote di Marine Le Pen. L’esponente dell’estrema destra francese ha spiegato di aver deciso di recarsi a Lampedusa “per offrire” il suo “sostegno agli italiani, vigliaccamente abbandonati dall’Ue mentre affrontano la peggiore ondata migratoria della loro storia”.

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