Negli ultimi anni hanno distribuito oltre 70mila pacchi alimentari e altrettanti pasti caldi a persone senza dimora e famiglie in difficoltà, ma oggi rischiano di essere sgomberati dalla loro sede. Accade al Centro SOciale Autogestito Lambretta di Milano, uno stabile privato occupato dal 2019, diventato la casa di tante realtà impegnate nel sociale come l’associazione Mutuo Soccorso Milano: “Il tribunale ha dato un’istanza di sgombero che sarà eseguita dalla questura – spiega Giorgio, uno dei volontari – ma il Comune sta in silenzio dopo che durante la pandemia ci consideravano come uno dei tasselli fondamentali per la città”.

Lo spazio ospita una cucina industriale, due furgoni e un magazzino di 120 metri quadri per lo stoccaggio di prodotti alimentari e vestiti provenienti dalle donazioni. Ogni settimana le militanti e i militanti cucinano oltre 300 pasti destinati alle persone senza dimora che vivono a Milano. “E nelle ultime settimane vediamo sempre più persone per strada” racconta Dena, una delle volontarie. Il lavoro di Mutuo Soccorso va proprio in quella direzione: “Non facciamo assistenzialismo, ma mutualismo – raccontano le attiviste – il nostro motto è ‘dalla gente per la gente’. Si tratta di rendere visibile quello che per la maggior parte delle persone è da non vedere”. Il piatto di pasta diventa dunque un modo per creare delle relazioni con le persone, intercettarne i bisogni e portarli davanti alle istituzioni. “Città come Milano sono diventate sempre più inaccessibili a fasce della popolazione sempre più ampie” scrive in una nota l’associazione che lancia un appello alla città: “Chiediamo che a Milano ci sia uno spazio fisico e accessibile che ci permetta di continuare nelle nostre attività”.

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