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J-Ax: “Conti in rosso? Falso. Manovra per screditare il mercato della cannabis light”

Il rapper replica alle voci circa un buco di 30mila euro di Mr. Nice, il marchio che commercializza marijuana light, di cui è socio

di Francesco Canino

I conti in rosso della società che commercializza marijuana light? È una notizia falsa e denigratoria: sono pronto a querelare”. È un fiume in piena J-Ax dopo le indiscrezioni di questi giorni riportate da Affari Italiani, secondo cui il bilancio di Mr. Nice, il marchio che commercializza marijuana light, di cui è socio, navigherebbe in acque agitate a causa di un buco da 30mila euro. Il rapper ha rotto gli indugi e con un reel su Instagram – in cui esordisce con un francesismo dicendo “il trend di questa estate 2023 è rompiamo il caz*o ad Ax” – ha raccontato la sua versione dei fatti. A cominciare dalla sua posizione nella società: “Io ho una minima quota del negozio Mr. Nice, che non mi dà alcun potere sul controllo della società. E comunque il mio core business nella cannabis light è il brand Maria Salvador, che va benissimo, ha ricevuto premi prestigiosi ed è presente in tutte le città d’Italia”, osserva.

Poi il rapper spiega: “Parliamo pure di Mr. Nice. Tra il 2021 e il 2022 il valore della produzione è aumentato, quindi la società è andata meglio. Ma sono aumentati, come per tutti, i costi dei servizi tipo l’energia. Inoltre, si è dimesso l’amministratore, cui è stato pagato quanto previsto per legge. Nel 2023, la società è in utile: quindi prima di fare articoli sensazionalistici sarebbe bastato chiedere informazioni a riguardo”. J-Ax precisa che Mr. Nice non è una catena, ma ha un unico negozio a Milano e se la prende con chi attacca gli antiproibizionisti: “Questa è una manovra per screditare il mercato della cannabis light, spegnere gli investimenti e anche le correnti politiche antiproibizioniste. In più quando c’è da buttare un po’ di mer*a addosso gratuitamente al sottoscritto sono sempre tutti pronti. Mi domando, però, perché non pubblichino anche i bilanci relativi alle mie altre società: si vedrebbe quanto lavoro creano e quante tasse pagano alla collettività”. Infine, l’annuncio della diffida a chi ha lanciato la notizia, con tanto di citazione di Luis Sal e l’ormai celebre “dillo alla mamma, dillo all’avvocato”: “Visto che io la Maria la passo ma non porgo la guancia, l’ho detto alla mamma e anche all’avvocato che ha fatto partire una diffida. Perché i conti della società non sono in rosso: le disponibilità liquide sono positive. Il bilancio non ha alcun buco di 30mila euro ma una semplice perdita di esercizio che è stata prontamente ripianata dai soci”.

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