Si è accasciata sull’erba nel parco di Tor Tre Teste a Roma, stroncata da un malore: è morta così Flavia Ferrari, 24 anni, un passato da atleta azzurra come mezzofondista della nazionale under 20. Sono stati alcuni passanti a dare l’allarme, subito dopo aver visto la giovane per terra, ma i soccorsi del 118 si sono rivelati inutili. La giovane romana, specialista negli 800 e nei 1500 metri, era stata allenata da Daniele Troisi, presidente del Comitato provinciale Roma Sud della Fidal, la Federazione di atletica leggera. Il suo ultimo tesseramento è stato quello con la Studentesca, che l’aveva accolta tra le sue file dopo l’esplosione con la Libertas Castelgandolfo Albano. Nel 2019, però, Ferrari era era stata costretta a interrompere l’attività agonistica a causa di una grave cardiopatia che le era stata diagnosticata. Al momento del decesso l’ex atleta stava probabilmente praticando attività sportiva, visto che era in tenuta ginnica: sulla sua morte è stato aperto un fascicolo conoscitivo e sarà l’autopsia disposta dal pubblico ministero, in programma al policlinico di Tor Vergata, a far luce sulle cause.

“Tesserata con Libertas Castelgandolfo Albano e Studentesca, ha vestito le maglie di Fidal Lazio e della nazionale. La corsa, lo sport e l’atletica le erano rimaste dentro, anche se non più praticabili a livello agonistico. Flavia solo poche ore fa festeggiava sui social le sue dimissioni da una struttura sanitaria, una delle numerose che l’hanno accolta in questi anni per curarla e supportarla; un percorso che lei documentava con foto e post, senza perdere il suo sorriso”, scrive in un comunicato la Fidal Lazio. “Un altro lutto scuote la nostra atletica. Rivolgo il mio personale abbraccio alla famiglia, alla mamma, al papà e al fratello di Flavia per un dolore che possiamo solo immaginare. Siamo vicini a loro e a tutti coloro che l’hanno sempre amata e apprezzata da sportiva e giovane donna”, aggiunge il presidente di FIDAL Lazio, Fabio Martelli.

Foto tratta dal profilo Instagram di Flavia Ferrari

Articolo Precedente

La sconfitta secondo Mourinho, in bilico tra rilancio e addio alla Roma: da Bove preso per mano al “sei una disgrazia” all’arbitro

next