Da una parte il curriculum un professore universitario con un’esperienza ventennale come difensore civico e competenze in diritti sociali e civili e in sanità. Dall’altra la candidatura di una ingegnera civile “appassionata alla tematica della disabilità” forte della sua esperienza di caregiver dei nonni. Eppure l’Unione dei Comuni della Garfagnana ha votato all’unanimità la seconda opzione quando si è trattato di nominare il Garante della persona disabile. Ora il docente universitario escluso, Manuele Bellonzi, ha presentato ricorso in autotutela: “Non ho nulla contro l’altra candidata – dice a ilfattoquotidiano.it – però, avendo chiesto all’Unione e visionato il suo curriculum ai sensi di legge, ho constatato che la persona nominata non possiede idoneo curriculum nella materia oggetto delle funzioni del Garante, dal quale si desume chiara competenza nell’ambito dei diritti dei disabili e delle attività sociali, requisito che appare al sottoscritto totalmente assente in capo alla nominata”. Nel Regolamento inserito nell’avviso pubblico effettivamente veniva elencata una serie di requisiti obbligatori per poter accedere all’incarico: tra questi il bando chiedeva che il candidato “possieda idoneo curriculum nella materia oggetto delle funzioni del Garante, dal quale si desuma chiara competenza nell’ambito dei diritti dei disabili e delle attività sociali”. Ora Bellonzi chiede l’annullamento della determina dell’Unione dei Comuni. Il tentativo al momento è con un percorso extragiudiziale – con lo strumento della procura alle liti – per evitare di rivolgersi al Tar.

IlFatto.it ha contattato il presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Castelnuovo di Garfagnana Andrea Tagliasacchi. Ma nelle sue risposte il motivo della scelta che ha favorito l’altra candidata rimane un po’ in sospeso. “L’elezione avviene in forma palese e trasparente – dichiara il presidente – Ogni componente del Consiglio, chiamato singolarmente ad esprimersi, deve rispondere indicando il nome del candidato scelto o l’eventuale astensione. Nel caso della candidata la maggioranza assoluta dei consiglieri ha espresso pubblicamente il suo nome e non ci sono stati voti contrari”. Cosa risponde all’iniziativa di ricorso in autotutela dell’altro candidato? Il sindaco Tagliasacchi non risponde ricordando solo che la nomina è diventata esecutiva e che “nessun componente né di maggioranza né di minoranza si è espresso a favore del ricorrente”. Dove nasca questo plebiscito dei sindaci della zona per l’ingegnera civile con un passato da caregiver non è dato sapere.

Più in particolare nel curriculum presente su Linkedin della nominata al ruolo di Garante c’è una laurea triennale in ingegneria civile, dell’ambiente e del territorio; attività lavorativa come cameriera (1996-2005). Nella sezione “Ulteriori informazioni” si trova la specifica: “Mi sono appassionata alla tematica della disabilità, in particolare la necessità di realizzare una società il più possibile accessibile e inclusiva, anche a seguito del periodo di caregiver svolto nei confronti dei nonni dal 2007 al 2019”. Il curriculum di Bellonzi presenta una laurea in Giurisprudenza con specializzazione in Mediazione, ha all’attivo 20 anni di esperienza come difensore civico locale e provinciale, con competenze di tutela stragiudiziale dei diritti sociali e civili e in Sanità. Docente universitario per più anni di Teoria e prassi del difensore civico a Pisa, oltre che volontario per molti anni e poi vicepresidente di un’associazione per l’assistenza alle persone con disabilità motorie e psichiche.

Quali sono le funzioni del Garante della persona disabile? “Ha il compito – si legge nel regolamento dell’avviso pubblico – di promuovere l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali delle persone disabili, svolgendo la propria azione nei confronti delle persone disabili che siano domiciliate o residenti nei Comuni facenti parte l’Unione Comuni Garfagnana”. Ad esempio sono due gli ambiti fondamentali di competenza. Il Garante interviene su ritardi, irregolarità e negligenze nell’attività dei pubblici uffici per garantire buon andamento, imparzialità, tempestività ed correttezza dell’attività amministrativa, ma anche su disfunzioni, scorrettezze, ritardi e omissioni dai quali derivi possa derivare un danno alla persona disabile. Da questo si evince che le competenze in ambito giuridico-amministrativo siano tutt’altro che secondarie. L’incarico, peraltro, ha carattere onorario (il regolamento specifica “tranne diverse disposizioni decise e approvate dal Consiglio dell’Unione Comuni Garfagnana”), ha durata triennale ed è rinnovabile per una sola volta.

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