A Milano è stata sfrattata una famiglia con due bambini di 8 e 11 anni. Sadek, lavoratore di origini egiziane e con cittadinanza italiana, sta protestando davanti a Palazzo Marino da alcuni giorni, sostenuto dal sindacato Asia Usb e dal collettivo studentesco “Cambiare rotta”. “Oggi io e la mia famiglia abbiamo avuto lo sfratto dalla casa in cui vivevamo”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Lapresse. “Avevo avvisato il Comune due mesi fa di questa situazione ma finora non avevo ricevuto alcuna risposta. Oggi sono andato in Comune e la prima cosa che mi hanno detto è che prenoteranno l’albergo per mia moglie e i bambini per dieci giorni. Ma nemmeno quello al momento è stato fatto. Mi hanno detto che entro oggi pomeriggio mi daranno una risposta. Sto aspettando, ho lasciato i miei bambini lì in Comune”.

Lo sfratto è avvenuto il 15 maggio perché Sadek non riusciva più a pagare l’affitto. “Sono qui davanti a Palazzo Marino, sotto le tende, con il sindacato Asia Usb, ad aspettare una risposta”, ha dichiarato ancora. “Fino ad allora non mi muoverò di qua. È da due mesi che stiamo parlando di questa situazione, i bambini sono stanchi, non sappiamo cosa fare. Quello che sta succedendo a me sta accadendo ad altre persone: il Comune dovrà trovare una soluzione per queste persone. Resto sotto la tenda finché il Comune non troverà una soluzione”. Fonti di Palazzo Marino hanno replicato come sia “prassi” che le “coordinate esatte dell’hotel” vengano comunicate intorno alle 16 perché “gli hotel convenzionati” per l’emergenza abitativa danno “la disponibilità nel primo pomeriggio”.

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