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“È campeggio”, Francesco Giubilei (consigliere di Sangiuliano) contro gli universitari. Da studente diceva: “Affitto? Pagano i genitori”

“È campeggio”, Francesco Giubilei (consigliere di Sangiuliano) contro gli universitari. Da studente diceva: “Affitto? Pagano i genitori”
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Devono studiare invece di ” passare le loro giornate a fare il campeggio“. La frase è di Francesco Giubilei, 31enne consigliere del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che è intervenuto così su Twitter per commentare la protesta degli studenti contro il caro affitti, ormai diffusa in tutta Italia. Un modo per denigrare l’iniziativa degli universitari, che però proprio dal web hanno ripescato una vecchia intervista rilasciata dallo stesso Giubilei a Il Giornale nel 2010, quando lui stesso era un liceale che si apprestava a cominciare il suo percorso di laurea. Giubilei da studente aveva scelto Roma (abitava a Cesena) e non si preoccupava del costo dell’alloggio. Chi paga? “È un dovere dei genitori“. Una frase che oggi, alla luce delle nuove dichiarazioni, è stata ricondivisa da molti giovani per “rinfrescargli la memoria”.

“Se invece di passare le loro giornate a fare il campeggio in tenda fuori dall’università, certi pseudo studenti passassero il tempo a studiare, potrebbero costruirsi un futuro migliore come fanno migliaia di giovani (tanti pendolari) che con sacrificio frequentano l’università”: è la frase completa twittata da Francesco Giubilei. Le tende piazzate fuori dalle università sono diventate il simbolo della contestazione: oggi sono ancora presenti in 9 città (Milano, Pavia, Verona, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Modena e Roma), mentre sono state smontate a Torino, Cagliari, Perugia e verranno montate lunedì a Trento.

Per Giubilei invece si tratta di “campeggio” fatto da “pseudo studenti”. Mentre loda il “sacrificio” degli universitari pendolari. Da 18enne però non si preoccupava del tema. Nell’intervista a Il Giornale raccontava le sue aspirazioni dopo la fine del liceo: “M’iscriverò a lettere a Roma“, diceva. “Che c’è che non va a Cesena?” gli chiedeva l’intervistatore, sottolineando implicitamente il fatto che il trasferimento nella Capitale comportava un aumento dei costi, in quanto studente fuorisede, con la necessità di pagare un alloggio in cui trasferirsi. “Niente. Ma a Roma penso di avere più opportunità”, rispondeva Giubilei. Chi paga? “È un dovere dei genitori, credo”, chiudeva Giubilei.

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