“Le misure sulla povertà introdotte dal governo Meloni sono un tentativo di sbattere fuori dal reddito di cittadinanza una fetta consistente di poveri. Ricordiamo che oggi la povertà in Italia è ai suoi massimi storici, quindi è un provvedimento davvero molto grave quello di togliere i soldi alle misure di contrasto alla povertà”. È il duro giudizio espresso dall’economista Tito Boeri, ospite di Piazzapulita (La7), sulle modifiche del reddito di cittadinanza introdotte dal governo Meloni.

Boeri spiega: “Il governo ha praticamente spacchettato il reddito di cittadinanza in due misure diverse: da una parte, c’è l’assegno di inclusione, che ripropone un po’ le regole del reddito di cittadinanza, ma con alcuni correttivi peggiorativi. Ad esempio, si trattano peggio le famiglie numerose, cosa assolutamente sbagliata, perché la povertà si annida soprattutto in quei nuclei famigliari”.

L’ex presidente dell’Inps continua: “L’altro strumento invece è un qualcosa che non ha più niente a che vedere con una misura di contrasto alla povertà. È una specie di indennità di frequenza che viene data a coloro che vengono definiti ‘occupabili’. Questo è un unicum sul terreno internazionale, non è mai esistita una definizione del genere. Gli occupabili sarebbero quelle persone che non hanno figli minori o disabili in famiglia e che hanno meno di 60 anni. Ma tra questi – sottolinea – ci sono tantissime persone che hanno problemi e che sono ai servizi sociali, quindi hanno bisogno di assistenza psicologica o di altra natura. E non sono certamente nelle condizioni di poter lavorare. Bene, queste persone, se non trovano immediatamente un corso di formazione e se non si registrano presso almeno 3 agenzie del lavoro, non avranno nulla. Al massimo potranno avere 350 euro al mese per 7 mesi”.

Boeri ribadisce: “Io trovo davvero che questo provvedimento sia gravissimo, perché metterà sulla strada moltissime persone. Il governo ha trovato una specie di soluzione ponte fino a dicembre per i cosiddetti ‘occupabili’ che hanno problemi e che sono ai servizi sociali, ma da dicembre saranno tutti di fronte a quella situazione. Si dovrebbe trovare un modo per creare corsi di formazione fittizi, ma teniamo conto che bisogna creare 500mila posti nei corsi di formazione. Ma oggi già fatichiamo a creare quelli previsti dal Pnrr“.

Articolo Precedente

“Impara l’educazione, hai cattivi maestri”. “Siamo in emergenza climatica”. Scontro a La7 tra il geologo e l’attivista che lascia la trasmissione

next
Articolo Successivo

Santoro a La7: “Ancora armi in Ucraina? Per voi è l’unica soluzione ma non sapete cosa succederà. Ci volete dire quando dobbiamo fermarci?”

next