Migliaia di persone sono scese in piazza a Roma per protestare contro il cosiddetto Decreto Cutro, il provvedimento del Governo approvato al Senato lo scorso 20 aprile e in attesa di approdare alla Camera entro il prossimo 10 maggio, che, tra le altre cose, vuole eliminare la protezione speciale, ampliare i nuovi e vecchi Cpr e smantellare il sistema di accoglienza sul territorio. Tra gli organizzatori della manifestazione Non sulla nostra pelle diverse realtà tra cui il Movimento migranti e rifugiati di Napoli. “Con questo decreto si rischia di rendere le persone sul territorio più ricattabili – spiega il portavoce Diakite Moussa – negli ultimi trent’anni l’approccio di tutti i governi alla questione migrazione è stato securitario, per questo chiediamo anche l’abolizione della legge Bossi-Fini
Gli organizzatori hanno subito un atto di razzismo a poche ore dall’inizio del corteo: una delle compagnie di autobus che avrebbe dovuto fornire due mezzi per portare le persone da Napoli a Roma, si è rifiutata di trasportare migranti (qui l’audio della telefonata): “La storia dei pullman – dice una manifestante al microfono – ce l’hanno sempre raccontata come una cosa lontana, negli Usa, ai tempi di Rosa Parks. Ora ce lo possiamo dire, noi oggi viviamo in un regime di apartheid” Il corteo, partito da piazza dell’Esquilino intorno alle 15, ha sfilato per le vie del centro città, fino ad arrivare a pochi passi da piazza Venezia.
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