La Figc e il Settore Giovanile e Scolastico si uniscono al dolore della nuova vera famiglia di Ndione Souleymane, l’ASD Rinascita Refugees di Cupertino, in provincia di Lecce. La squadra salentina affronta il campionato federale di prima categoria con una formazione fatta quasi interamente da rifugiati: Ndione Souleymane, deceduto a soli 19 anni, ne era il portiere.

Il 19enne di origini senegalesi è stato portato via da un malore: la mattina del 18 aprile è stato trovato morto nel letto di casa di suo zio, a Milano, dov’era andato a trascorrere un mese prima di fare ritorno in Salento. Il giovane era atteso per giocare nella formazione multietnica composta da calciatori richiedenti asilo e ospiti del progetto Sprar. Souleymane era arrivato in Italia a 16 anni dal Senegal con tanti sogni, e le sue doti erano state subito notate dal centro di accoglienza legato alla formazione leccese: sognava di raggiungere l’ex compagno e amico Cissè, passato all’Atalanta. La Figc ne ricorda le gesta nella sesta edizione del progetto Rete Refugee Teams, conquistato quell’anno (2021) proprio dalla formazione salentina, con Ndione premiato quale miglior portiere della manifestazione.

Oggi è stata la stessa società, che si occupa di formare i giovani e contemporaneamente della squadra di calcio, a diffondere la notizia della morte sui propri canali social: “Siamo sconvolti. La notizia della morte del nostro Souleymane, giovanissimo portiere della Asd Rinascita Refugees – scrive la società – ci lascia senza fiato. Un giovane nel pieno della sua età migliore, pieno di sogni e speranze. La passione per il calcio e il desiderio di arrivare a giocare in un club di prestigio per potere aiutare la sua famiglia in Senegal”. “Da subito – continua il post – si è fatto notare per la sua prestanza fisica e per l’istinto felino tra i pali, un talento naturale che pian piano i mister hanno saputo affinare. Un carattere istrionico, tipico di chi nel calcio sceglie di essere il portiere. Una rarità ma anche una sicurezza che la squadra ha saputo coccolare e far crescere in capacità e sicurezza. Siamo tutti affranti dal dolore per una giovanissima vita finita troppo presto. Ciao Souleymane ti sia lieve la terra”.

Foto tratta dal profilo Facebook ufficiale dell’ASD Rinascita Refugees

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