Subito dopo aver participato alla puntata di Non è l’Arena successiva all’arresto di Matteo Messina Denaro, Enrico Deaglio ha incontrato Urbano Cairo. L’editore voleva parlargli di Salvatore Baiardo e degli argomenti trattati dal programma Massimo Giletti, chiuso dalla rete pochi giorni fa. “Era spaventato“, dice lo scrittore e giornalista in un’intervista a La Stampa. Perché l’editore di La7 era spaventato? “Lui è in mezzo. Ci teneva a farmi sapere che quando era assistente personale di Berlusconi, fu messo in guardia: Attento, Dell’Utri vuole farti fuori“. L’intervistatore chiede: “In che senso?”.”Figurato. Credo“, risponde Deaglio.

Un passaggio che ha catalizzato l’attenzione di Cairo. Il quale, infatti, ha subito risposto inviato una mail a Dagospia, che aveva ripreso un estratto dell’intervista. “Deaglio sostiene che durante un nostro incontro, avvenuto a gennaio di quest’anno, mi trovò spaventato per la trasmissione di Massimo Giletti alla quale aveva partecipato con Baiardo in studio”, ripercorre l’editore nella sua smentita. “Non ero per nulla spaventato – scrive – lo dimostra il fatto che Giletti è andato in onda tranquillamente per molte puntate dopo il nostro incontro, affrontando lo stesso argomento in totale libertà. Ricordo anche che lo stesso Deaglio partecipò subito dopo, ospite in studio, ad una puntata di Atlantide con Andrea Purgatori, sulla cattura di Messina Denaro. In merito alla battuta su Dell’Utri, ovviamente si parlava di questioni legate a dinamiche e rivalità tutte aziendali, di tempi passati e lontani“.

La vicenda risale ai giorni successivi al 22 gennaio scorso, quando è andata in onda puntata di Non è l’Arena dedicata all’arresto di Messina Denaro. Tra gli ospiti Baiardo, il favoreggiatore dei fratelli Graviano che mesi prima aveva “profetizzato” l’arresto del boss di Castelvetrano, proprio in un’intervista a Giletto. In trasmissione anche Deaglio, ex direttore di Diario, autori di numerosi libri sulle vicende di Cosa nostra: l’ultimo è Qualcuno visse più a lungo, saggio edito da Feltrinelli sui fratelli Graviano. “Quando parlo, Baiardo reagisce male“, ricorda Deaglio a La Stampa, riferendosi alla trasmissione. E Giletti? “Manda la pubblicità. Poi parlo più”, dice lo scrittore. Che subito dopo viene cercato da Cairo: “Voleva parlarmi. Di queste storie. Sono andato a Milano. Era spaventato“. Ma Cairo ha subito smentito.

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Al caso Giletti non so dare nessuna lettura politica. Se si trattasse solo di brutta tv?

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