“Hanami”, è uno dei momenti più attesi nella Terra del Sol Levante, quando le chiome degli alberi di “sakura” si tingono di rosa. Uno degli haiku più famosi della letteratura giapponese descrive questa gioia con lucida consapevolezza: “Ciliegi in fiore sul far della sera/anche quest’oggi/è diventato ieri”, Kobayashi Issa (1763-1827). Un inno alla rinascita e alla caducità della vita. La primavera come sineddoche di una realtà fatta di istanti perfetti in un mondo imperfetto che vale la pena vivere a pieno. Il Giappone non è solo una terra, è una rivelazione, un Paese dai significati profondi e dai forti contrasti, della velocità e della lentezza, della modernità che attinge al passato per un’evoluzione senza fine.

Un viaggio bellissimo con Turisanda, alla scoperta di una civiltà gentile, legata a radici millenarie. Hokkaidō, Honshū, Kyūshū, Shikoku e Okinawa, arcipelago di isole dove nascono le innovazioni della scena tecnologica mondiale, la nazione delle connessioni veloci, dove il 5G è già storia e i treni battono ogni record cronometrico in nome di un trasporto a emissioni minime. Un luogo in cui, allo stesso tempo, si contano le foglie di tè prima di una cerimonia rigorosa, ci si rilassa perdendo il giorno in un onsen, piscine naturali d’acqua calda, si medita nei boschi e si contempla la geometria essenziale di un giardino zen. In Giappone le tradizioni sono una cosa seria, così le feste nazionali, i combattimenti di sumo e la vestizione del kimono, i mercati ittici e la contrattazione del pescato del giorno con pathos alla Sampei. Una società del consumismo che dispensa ramen (spaghetti) preconfezionati ai distributori, che pullula di chioschetti di okonomiyaki (frittelle tipiche) e di friggitorie dove il tempura (frittura) è arte. E poi l’incontro con i Giapponesi, un popolo garbato ma dal temperamento rigoroso, che mescolano romanticismo Manga e inchini e celebrano la primavera bevendo sakè sotto i ciliegi in fiore.

Tokyo: benvenuti in Giappone

La capitale più ad est del mondo rivela alla perfezione lo spirito giapponese e i suoi contrasti. Una metropoli di quasi 14 milioni di abitanti, dallo skyline vertiginoso in cui spicca il simbolo bianco-rosso, la Torre di Tokyo, 333 metri di altezza da cui ammirare panoramica mozzafiato sull’iconico Monte Fuji, e la più recente Tokyo Skytree, la torre per telecomunicazioni più alta del mondo con i suoi 634 metri di altezza. Punti di riferimento che svettano nell’immensità urbana che conta ben 23 quartieri brulicanti di vita. Dal centralissimo Ginza, sinonimo di sobria eleganza e zona ricca di storia che risale al periodo Edo (1603-1868), a Shibuya, ad ovest della città, fucina di tendenze, dove anche il semplice passare sulle strisce diventa un’esperienza: famosissimo l’enorme incrocio a cinque attraversamenti pedonali dove transitano una marea di persone ad ogni scatto verde.

Ma Tokyo è anche innovazione, fatta a regola d’arte: qui si trovano i musei di digital art più famosi del mondo, che promettono esperienze multisensoriali e foto super instagrammabili. Imperdibile è il TeamLab Planets Tokyo Digital Museum, un’avventura immersiva da realtà parallela. Nonostante la capitale sia un affaccio sul futuro, è facile imbattersi in dimensioni di pace senza tempo: parchi rilassanti con laghetti e ruscelli, e luoghi suggestivi come il Tempio buddista Sensoji, tra i più famosi e fotografati. Si dice che il fumo del suo incenso sia un’autentica panacea e che i dolci e i cracker di riso delle bancarelle di Nakamise-dori, la via che si percorre per raggiungerlo, siano una delizia. Un mix tra marketing e spiritualità degno dei migliori contrasti che la città ha da offrire. Per respirare un po’ di autenticità senza “svendite di stile”, perdetevi tra i vicoletti di Yanesen, chiamata la “vecchia Tokyo”. Il quartiere conserva ancora edifici antichi e santuari storici come quello shintoista di Nezu-jinja. Tra le viette spuntano anche boutique vintage e negozietti ricercati, pasticcerie “wagashi” che sfornano sublimi dolcetti preparati per accompagnare la cerimonia del tè (e non solo), e irresistibili neko-cafè, dove potrete rilassarvi in compagnia di gatti sonnacchiosi che pretendono carezze.

Kyoto e Nara, le capitali storiche dove ammirare i sakura

Le altre due città simbolo del Giappone sono senza dubbio Kyoto e Nara, mete imperdibili per un primo viaggio nella terra del Sol Levante, facilmente raggiungibili con il treno, usufruendo del Japan Rail Pass, l’ideale per prendere tutte le tipologie di convogli: rapidi, super rapidi ed express. Una soluzione acquistabile esclusivamente in Italia che Turisanda propone per un tour del Giappone. Un servizio eccellente, puntuale e capillare, ideale per spostarsi da Tokyo a Kyoto, situata nella parte centro-occidentale dell’isola di Honshū. Suggestiva e pittoresca, fu antica capitale dal 794 al 1868, ed oggi è Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Fulcro delle arti e della cultura giapponese e una delle destinazioni più belle per ammirare la fioritura dei ciliegi, tanto da considerare questo fiore uno dei suoi simboli, assieme al salice e alla camelia. Un idillio a cielo aperto, dove le donne amano passeggiare in kimono e fermarsi nelle numerose case da tè, soprattutto quelle del quartiere di Gion, e i tanti ristorantini dalle atmosfere intime che impiattano tutto l’antico sapere culinario. Perfetto per una pausa gustosa anche il Nishiki Market, il mercato enogastronomico nel cuore della città dove assaggiare il Kitsune-Udon, udon in brodo con pezzi di tofu fritto, una delle specialità locali.

Storia e cultura caratterizzano Kyoto, e la bellezza di quasi 2.000 luoghi di culto tra templi buddisti e santuari shintoisti. Mistico il Fushimi Inari Taisha, il più conosciuto nonché l’attrazione più nota della città, caratterizzato da un ipnotico susseguirsi di torii, i portali rossi dai quali si accede al santuario e alle zone limitrofe. Incantevole anche il Santuario Ginkakuji, e il maestoso Tempio Kiyomizudera, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, uno dei più belli e famosi del Giappone. Una visita a Kyoto durante il periodo primaverile è perfetta per passeggiare nel parco del Palazzo Imperiale di Kyoto, ammantato da fiori rosa, così il Parco di Maruyama, affollatissimo durante la fioritura dei sakura tra cui spicca il maestoso Gion Shidarezakura, il grande e antico “ciliegio piangente”, icona della città.

Le stesse radici culturali e arboree intrecciano il tessuto urbano di Nara: anch’essa rivestì il ruolo di capitale del Giappone, dal 710 al 794, è Patrimonio UNESCO, ed è una delle mete più belle per ammirare le fioriture, tanto da essersi guadagnata l’appellativo di “patria dei ciliegi”. Piccola, dalle atmosfere incantate e dall’aura mistica: qui sorge il Tempio di Todaiji che custodisce la statua del Buddha più grande del mondo. Il Santuario Kasuga è invece dedicato all’antico rito shintoista, caratterizzato da centinaia di lanterne di bronzo, un omaggio ad un credo che venera la natura. Per i Giapponesi tutto ha un significato nel creato, lo stesso Monte Yoshino che incornicia la città, è considerato sacro dagli abitanti di Nara. Qui le fioriture sono davvero straordinarie: più di 30 mila alberi di sakura colorano il paesaggio simile ad un acquerello delicato, che al primo soffio di vento si trasforma e lascia spazio a nuova vita.

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