Il consiglio regionale del Veneto si infiamma a metà pomeriggio, ma non per polemiche politiche o accese discussioni riguardanti proposte di legge o emendamenti. Improvvisamente fa irruzione, proprio alla vigilia dell’Otto Marzo, un episodio di molestia di un uomo nei confronti di una donna. Così l’ha percepita lei, rimanendone turbata. L’uomo è Joe Formaggio, 45 anni, esponente di Fratelli d’Italia – che nel pomeriggio lo ha sospeso dal partito – già sindaco di Albettone in provincia di Vicenza, carattere irruento, la provocazione sempre pronta. Ad esempio è stato capace qualche settimana fa di ostentare la sua predilezione per le armi, al punto da imbracciare un mitra durante una fiera a Verona e facendosi fotografare con una didascalia che dichiarava la sua predilezione non solo per fucili e pistole, ma anche per gli interessi delle lobby delle armi. La donna è Milena Cecchetto, 51 anni, leghista, per dieci anni sindaco di Montecchio Maggiore, sempre in provincia di Vicenza. La notizia che sia accaduto qualcosa su un divanetto del foyer di Palazzo Ferro Fini corre veloce tra i consiglieri, arriva al presidente del consiglio Roberto Ciambetti, leghista anche lui, che convoca i capigruppo Alberto Villanova (per il Carroccio) ed Enoch Soranzo (per Fratelli d’Italia).

Ufficialmente non accade altro, ma è quello che dichiara la consigliera a confermare l’accaduto. “Nella mia vita, politica e personale, sono sempre stata in grado di difendermi – spiega – Conosco il carattere esuberante di Joe Formaggio: quello che è successo oggi è però inqualificabile ed inaccettabile”. Non entra nei dettagli, ma è sicura nella denuncia. “Sono molto delusa e amareggiata da un comportamento del genere, essere stati colleghi da sindaci prima e oggi da consiglieri regionali, non giustifica un comportamento così aggressivo ed irruento”. Il fatto che lo dica pubblicamente è la conferma di uno stato d’animo molto turbato. “Ogni donna ha un proprio confine del rispetto e della sensibilità: oggi sono sconcertata perché quel limite il collega Joe Formaggio con me lo ha superato”.

La replica dell’uomo: “Non ho palpeggiato nessuno, ma stiamo scherzando? C’è chi si inventa le cose. Parliamo di una cosa assolutamente impossibile. Non so se hanno fumato qualcosa di strano”. La sua ricostruzione: “Lei era seduta sul bordo del divanetto in foyer, io l’ho spinta e lei si è seduta sul divanetto, si è messa a ridere. Ci siamo salutati dicendo che ci saremmo visti l’indomani in commissione”. Ad un giornale locale ha aggiunto che presente alla scena era anche il segretario generale Roberto Valente, secondo cui non sarebbe accaduto nulla di anomalo. Formaggio: “Le ho dato un bacio sulla guancia, come sempre. Nessuna manata sul sedere. Ho appena chiamato Valente, che mi ha detto: ‘Qua qualcuno ti vuole male’”. A discarico cita anche la presenza di un’altra consigliera leghista che non si sarebbe accorta di nulla.

Il presidente del consiglio regionale, il leghista Roberto Ciambetti, ha parlato con la consigliera Cecchetto e ne ha raccolto le lamentele. Poi è partito per una missione-lampo a Bruxelles. Vuole, infatti, affrontare subito la questione, anche per evitare che deflagri ulteriormente. Prevista la convocazione del consiglio di presidenza, che è composto oltre che da Ciambetti, anche dai vicepresidenti Nicola Finco (Lega) e Francesca Zottis (Pd), e dai segretari Erika Baldin (Cinquestelle) e Alessandra Sponda (Lega). Della vicenda potrebbe poi occuparsi la prima commissione (Affari istituzionali) che è anche un organo di garanzia.

A nome dei consiglieri leghisti, il presidente dell’intergruppo Lega, Alberto Villanova, ha dichiarato: “Desidero esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro massimo sostegno alla collega Milena Cecchetto. Quanto accaduto ieri non può essere tollerato. Nessuno, men che meno un altro collega, rappresentante delle istituzioni, può permettersi di mancare di rispetto ad una collega. Tanto più donna, tanto più nel giorno dedicato alle donne”. I leghisti si augurano “che venga chiarita, con sincerità ed onestà, tutta questa vicenda, riportando con correttezza i fatti: per rispetto verso la nostra collega Milena e per l’onorabilità dell’Istituzione, quale la Regione del Veneto”.

Solidarietà arriva anche dalle opposizioni che definiscono l’episodio “di gravità assoluta”. “Condanniamo con fermezza il comportamento del consigliere Formaggio, che appare autore di molestie gravi nei confronti della collega. I fatti, come riportati dalla stampa, sembrano infatti dimostrare quanto purtroppo ci sia ancora da fare per vincere la battaglia culturale per il rispetto delle donne e il contrasto alle discriminazioni”. Individuano anche un’aggravante: “I fatti sembrano essere stati commessi da un rappresentante istituzionale, proprio all’interno di Palazzo Ferro-Fini. Siamo convinti che quanto avvenuto non debba essere né sottovalutato né minimizzato”.

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